Riceviamo e integralmente pubblichiamo l’intervento di un nostro lettore inerente il recupero e la salvaguardia di un bene architettonico sito nel centro storico di Canicattì:
Mi capita a volte di osservare, non senza un fremito di indignazione, lo stato di deplorevole abbandono in cui versa da decenni la seicentesca chiesa dei ss Filippo e Giacomo, meglio nota come la chiesa della Badia. Mi chiedo come sia possibile che la nostra amministrazione comunale, nella persona dell’assessore pro-tempore al centro storico, non si attivi per il recupero del monumento più pregevole della nostra città!
Mi chiedo come sia possibile assistere, con gattopardesca rassegnazione, allo sfacelo che l’edacia del tempo sta operando su l’unico esempio di barocco della città di Canicattì.
Mi chiedo perchè ad oggi le diverse associazioni culturali che operano in città non si siano attivate per sensibilizzare la cittadinanza e l’amministrazione comunale al fine di far comprendere l’importanza storica ed artistica che la chiesa della Badia ricopre per la nostra comunità.
Qualche settimana fa leggevo, non senza mio disappunto, l’intervento indignato di un vostro anonimo lettore riguardo l’improvvido, a suo dire, recupero del complesso San Domenico e Badia.
L’anonimo lettore,con ottica meramente mercantilistica, si doleva del fatto che una volta finito il restauro non si sa quale destinazione dare ai due immobili. Mi sento di rispondere all’anonimo lettore, preoccupato solo delle esangui casse comunali, facendo notare che quando in ballo vi sono beni che hanno un valore storico ed artistico, come appunto la chiesa della Badia, il problema che si pone non è solo la destinazione da dare ad essi, ma quello più urgente di recuperare la memoria storica di una comunità cittadina che ad essi è legata.
Negli ultimi tempi la chiesa della Badia è stata oggetto di un intervento di mero contenimento ed esteticamente molto discutibile!
Non vorrei che la nostra amministrazione comunale si sia messa la coscenza a posto effettuando un intervento palliativo che non risolve affatto il problema. L’ex chiesa, infatti, richiede interventi urgenti al fine di proteggere i pregevoli stucchi, di scuola serpottiana, che al suo interno si conservano visto che l’edificio ad oggi è privo di una valida copertura.
Mi auguro solo che la nostra amministrazione comunale si attivi in tempo affinchè si possano ancora recuperare i resti di quanto il predace scorrere dei decenni ci ha consegnato di ciò che era il fiore all’occhiello della famiglia Bonanno!