La città di Messina si trova frequentemente in evidenza nella cronaca per episodi di violenza gratuita, spesso di tipo bullistico. Occorre maggiore sicurezza, ma non servono presidi fissi di Polizia, basterebbe un sistema di videosorveglianza che consenta di monitorare nel dettaglio le maggiori piazze del capoluogo peloritano. Insomma, una sorta di Grande Fratello che potrebbe essere gestito dal Comune di Messina con l’ausilio delle forze dell’ordine.
Accade a Messina, sempre più spesso oramai, che le piazze del centro storico siano ostaggio di fenomeni di bullismo e violenza. E’ di qualche giorno addietro la notizia di un cane bassotto preso a calci dal balordo di turno, il quale ha poi infierito anche su un soccorritore. In questo caso il malvivente è stato consegnato alle forze dell’ordine, ma è innegabile che quotidianamente avvengano episodi di prevaricazione e violenza, magari anche nei confronti dei nostri figli, e si finisce poi per dimenticare tutto per mancanza di prove o paura di ritorsioni.
Mi domando se nel 2012 non esistano ancora soluzioni efficaci per evitare il solo insorgere di fenomeni simili. Certo un deterrente potrebbe essere aumentare la presenza di Polizia nelle zone nevralgiche del centro cittadino, ma con quali costi? Inoltre non credo che un presidio continuo di forze dell’ordine sia la soluzione ottimale; se per un verso pone le condizioni per una maggiore sicurezza, dall’altro insinua un clima di militarizzazione.
Sarebbe più semplice e molto meno dispendioso per le casse comunali, creare delle “oasi” accuratamente video sorvegliate e segnalate da appositi cartelli stradali per tutelare la privacy. Il progetto iniziale potrebbe includere: Piazza Cairoli, Piazza Unità d’Italia (Municipio), e ovviamente Piazza Duomo, per poi estendersi anche ad altre zone della città. Insomma un sistema di almeno trenta telecamere per piazza, che permetta d’instaurare condizioni di assoluta sicurezza e serenità, sia per gli abitanti di Messina che per gli avventori.
Fabrizio Vinci