Scuole chiuse oggi nella Sicilia Orientale a causa del previsto peggioramento delle condizioni meteo e dopo gli avvisi emanati dalla protezione Civile regionale. Dopo le ordinanze dei sindaci di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina, il provvedimento è stato adottato dai colleghi di molti comuni delle tre province.

Tra ieri  e oggi è previsto infatti un piccolo ciclone mediterraneo sulla Sicilia, con venti fino a 100km/h, nubifragi sul territorio siracusano, ragusano e catanese e forti mareggiate lungo le coste esposte.


La protezione civile segnala anche “l’elevata criticità” per rischio idrogeologico in varie zone del territorio regionale, con dichiarazione della fase di preallarme e “moderata criticità” per rischio idrogeologico è prevista in altre zone, per le quali viene dichiarata la fase di “attenzione”. Sia il per il rischio meteo che per il rischio idrogeologico sono state attivate le procedure dei piani di protezione civile.

Il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, intervistato dall’emittente Telecolor, ha confermato che il Comune e la protezione civile stanno seguendo con attenzione l’evolversi della situazione meteo. Domani resteranno chiuse tutte le scuole di Aci Castello, Acitrezza, Cannizzaro e Ficarazzi nel Catanese: a renderlo noto è stato il sindaco castellese, Filippo Drago.

In previsione dell’ondata di maltempo che colpirà nelle prossime ore la Sicilia, il Dipartimento regionale della Protezione Civile ha emanato i seguenti avvisi. Il primo riguarda le avverse condizioni meteo: a partire dal 10 marzo, sul territorio regionale (per 24/36 ore) si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, anche di carattere di rovescio o temporale, particolarmente intense sul settore sud orientale. Frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Già dalla sera del 9 marzo, sempre per 24/36 ore, si prevedono venti di burrasca o burrasca forte da nord-est fino a tempesta sui settori meridionali ed orientali e forti mareggiate lungo le coste esposte. Il secondo avviso riguarda “l’elevata criticità” per rischio idrogeologico nelle zone A-F-G-H-I del territorio regionale, con dichiarazione della fase di preallarme. “Moderata criticità” per rischio idrogeologico è prevista sulle zone B-C-D-E del territorio regionale, per le quali viene dichiarata la fase di “attenzione”.

Per località già vulnerate in passato da eventi meteo precedenti (nelle zone A-B-I del territorio) è dichiarata la fase di “allarme”. Sia il per il rischio meteo che per il rischio idrogeologico sono state attivare le procedure dei piani di Protezione Civile.

Per maggiori informazioni, e per ogni dettaglio, è possibile consultare la versione integrale del bollettino ufficiale sul sito www.protezionecivilesicilia.it.

Intanto la Procura di Catania ha aperto un fascicolo conoscitivo, contro ignoti, e quindi senza indagati, sui danni procurati dal maltempo che due giorni fa si è abbattuto sul capoluogo etneo. Particolare attenzione sarà posta all’allagamento del Villaggio Santa Maria Goretti e sull’esondazioni del vicino torrente Forcile. Per fare il punto della situazione mercoledì prossimo il procuratore capo Giovanni Salvi e il sostituto Vincenzo Serpotta faranno un sopralluogo nella zona interessata.

La bufera di vento che sta investendo la provincia di Agrigento ha creato parecchi danni. I problemi più evidenti si sono verificati nella città dei templi, Palma di Montechiaro e Licata, con decine di tetti scoperchiati, alberi e rami spezzati posti trasversalmente sulla rete stradale. Tranciato di netto diversi cavi delle linee elettriche e telefoniche. Danneggiando fortemente autovetture. Sono stati oltre un centinaio in tutta provincia gli interventi compiuti dai Vigili del fuoco e dal personale della Protezione civile comunale. Danni sono stati registrati anche nel centro storico e nella zona archeologica. Nel corso della notte e’ stato inoltre necessario chiudere al transito alcune vie per consentire la rimozione di tegole, detriti o arbusti caduti per strada. Cedimenti di calcinacci e soffitti anche nei pressi di via Atenea. Davanti la Questura, il vento ha sdradicato un grande albero e un palo della luce.

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