Partirà fra qualche giorno il servizio di assistenza domiciliare per l’ammalato oncologico terminale nei sei comuni appartenenti al distretto socio sanitario: Caltanissetta, Delia, Resuttano, Santa Caterina, Sommatino e Riesi.
Il servizio verrà svolto dalla TEAM Soc. Coop. Sociale ONLUS di Catania che fa parte del Consorzio di cooperative Sol.Co Catania. – Rete di Imprese Sociali Siciliane – Soc. Coop. Sociale che si sono aggiudicata la gara.
<<E’ la prima volta che nel distretto socio sanitario viene avviato un progetto con una valenza sociale e sanitaria di tale portata – ha detto il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali, Niccolò Milano. Si tratta di un servizio altamente innovativo per assistere i malati oncologici terminali e che ha al centro dell’intervento la persona dell’ammalato con i suoi diritti inalienabili, la sua dignità e i problemi legati al suo stato. Non dobbiamo dimenticare che nella fase terminale oltre alla sofferenza dell’ammalato c’è quella della famiglia che gli sta vicino e che è soggetta ad un carico assistenziale pesantissimo, che ha notevoli risvolti etici, sociali e terapeutici. E’ un servizio che garantisce all’ammalato il trattamento terapeutico domiciliare e il supporto a tutti i suoi bisogni, assicurando così la permanenza nella la sua casa e nel contesto della sua famiglia. Questo servizio tanto auspicato rappresenta sicuramente una valida alternativa al ricovero ospedaliero>>.
Il progetto, che avrà la durata di tre anni, sarà gestito in parte dalla Team e in parte dall’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Caltanissetta.
La Team, che si occuperà dell’assistenza sociale e psicologica, metterà a disposizione cinque operatori socio assistenziali (Osa), tre operatori socio-sanitari (Oss), una psicologa ed un assistente sociale. L’Asp, che gestirà la parte sanitaria, metterà invece a disposizione un medico specializzato in cure palliative ed un infermiere.
Il servizio viene attivato dalla richiesta del medico di famiglia che può ricevere analoghe segnalazioni da parte dei servizi sociali del Comune. Il medico di famiglia invierà poi la richiesta di assistenza domiciliare all’Uvp (Unità di valutazione palliative) dell’Asp, che in presenza dei requisiti, la trasmetterà alla Cooperativa Team. La Team dopo una valutazione del paziente attiverà il servizio.
<<Il progetto – ha aggiunto Niccolò Milano – si caratterizza oltre che dalla professionalità, competenza e predisposizione umana e sociale degli operatori anche per la continuità e la flessibilità dell’assistenza agli ammalati. Il servizio, settimanale, verrà assicurato prevalentemente di mattina, dal lunedì al sabato>>.
Le figure professionali sono il medico, che coordina il gruppo e che si “prenderà cura dell’ammalato”, con particolare attenzione ai sintomi e alla qualità della vita. L’infermiere che deve garantire una buona assistenza. Lo psicologo che svolgerà il suo lavoro non solo in direzione dell’ammalato e della famiglia ma anche verso gli altri componenti dell’equipe di assistenza. L’assistente sociale che effettua la valutazione dei bisogni socio assistenziali e il coordinamento degli interventi dei vari operatori. Poi cè il personale Osa con mansioni prevalentemente di tipo sociale . Il personale Oss di supporto a quello infermieristico. Ed infine l’assistente spirituale per la migliore soddisfazione dei bisogni relativi in funzione dell’appartenenza religiosa e/o culturale dell’ammalato.