Mentre dalle nostre parti l’acqua continua ad essere un miraggio, nonostante l’alta fatturazione imposta dai gestori privati, uno strumento di partecipazione democratica entra in funzione nell’Unione Europea a salvaguardia dell’accesso all’acqua e agli standard igienico sanitari previsti dalle Nazioni Unite, sottraendo l’acqua alle regole di mercato. Trattasi dell’ICE, ovvero dell’Iniziativa dei Cittadini Europei, i quali possono proporre alla Commissione l’iniziativa legislativa, raccogliendo un milione di firme in sette paesi dell’Unione e nell’arco di un anno. La mobilitazione in vari paesi europei è già partita dal mese di aprile.
L’iniziativa è stata decisa dalla Federazione sindacale europea dei servizi pubblici e riguarda l’acqua come diritto umano. In Italia l’appello è già stato accolto dalla Funzione pubblica Cgil e dal Forum per l’acqua che ha promosso il referendum lo scorso anno e che l’attuale governo ha ignorato, nell’indifferenza pressoché totale di un Parlamento che se ne catastrafotte della volontà popolare.

Salvatore Ferrara