Siamo tutti presi dai problemi economici, dal lavoro, da tasse,benzina alle stelle, dalla Grecia, dall’euro e tanto altro ancora. In questo momento tutto il resto ci sembra meno importante. Ma questo episodio accaduto a C.F. di Campobello di Licata, ci fa capire come sia lunga ancora la strada che porti ad una convivenza civile ed al rispetto degli altri e ci fa capire che proprio in questi momenti non bisogna mai dimenticare i valori che hanno portato la nostra giovane Italia ad essere una Nazione unita, libera e democratica, pur con tutte le sue contraddizioni.

Ecco il racconto di C.F. postato su facebook: “Cari amici di FB vi voglio raccontare una storiella. A Pasqua, insieme a mia moglie, siamo andati a Merano (BZ) e una sera, mentre stavamo cenando in un noto ristorante del luogo, arriva una telefonata sul cell, rispondo e mi intrattengo un pò di minuti. Ad un certo punto mia moglie si accorge che un ospite del ristorante seduto di fronte a noi comincia ad infastidirsi. Intanto finiamo di cenare e… mi allontano per pagare. Il tizio infastidito continua a gesticolare e a dire cose in una “lingua sconosciuta” e mia moglie si avvicina per capire perché impreca contro di noi. Ad un tratto il tizio in un italiano sforzato comincia a dire “ANDATE VIA ITALIANI DI MERDA” per tante volte e con il coltello la ferisce al dito buttandole pure il riso in faccia. Chiamo subito la polizia la quale raccoglie la nostra deposizione, si fa indicare l’aggressore, ci rassicura dicendo che ci avrebbero fatto sapere il nome del tizio e ci consiglia di farci refertare presso l’ospedale di Merano, dove subito ci siamo recati e dove mia moglie è stata medicata e registrata come APO. A tutt’oggi la polizia non ci ha fatto sapere niente e intanto noi abbiamo sporto querela. Mi chiedo, si può essere presi per ITALIANI DI MERDA nella propria Nazione da un cittadino di Merano?”