E’ stata effettuata l’autopsia sul corpo di Mariana Macani, 46 anni di nazionalità Romena rinvenuta cadavere all’interno della sua abitazione di via Gaeta il 6 dicembre. L’esame autoptico è stato eseguito all’ospedale di Agrigento, dal professor Paolo Procaccianti dell’università di Palermo nominato dalla Procura della repubblica di Agrigento, consulente tecnico dopo l’apertura di una inchiesta. Infatti, la Procura, vuole vederci chiaro sul decesso della donna e per questo motivo ha aperto una inchiesta.
La magistratura agrigentina, ha aperto un fascicolo sul decesso della quarantaseienne, iscrivendo sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo due suoi connazionali: Costica Bustureanu 42 anni e Ion Ghirasam di 32 che dividevano con lei l’appartamento dove si è verificata la tragedia. L’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Canicattì e coordinata dal Sostituto Procuratore del Tribunale di Agrigento Andrea Maggioni I due sono difesi dagli avvocati Angela Porcello e Flora La Vecchia. Il perito, come vuole la prassi si è riservato 60 giorni di tempo prima di depositare i risultati dell’esame autoptico.
Il decesso di Maria, con questo nome era conosciuta in paese, risale al cinque dicembre scorso, quando la donna venne trovata cadavere all’interno del suo appartamento di via Gaeta dove abitava insieme ai due connazionali. In un primo momento si era temuto il peggio: che la sua fosse stata una morte violenta. Per questo motivo per l’intera mattinata i carabinieri della Compagnia di Canicattì, guidati dal capitano Salvatore Menta avevano effettuato rilievi ed interrogatori. Alla fine però gli investigatori avevano parlato di un decesso avvenuto per cause naturali: forse un arresto cardio circolatorio o un ictus.
Ma evidentemente i sospetti sui due che erano stati portati in caserma dopo l’episodio non si sono mai placati. Infatti, si ipotizza che la morte della donna possa essere avvenuta al termine di una serata a base di alcool, dove tutti i partecipanti avrebbero alzato un po’ il gomito ed alla fine forse spinta da qualcuno Maria sarebbe caduta giù dalle scale dove il suo corpo è stato ritrovato dagli inquirenti.
Altra ipotesi è quella della lite. La quarantaseienne, infatti, al momento dell’arrivo dei militari era riversa per terra con la testa che presentava delle ferite ai piedi della scala interna che portava al piano superiore.. Per questo motivo i militari si sono insospettiti che la sua morte fosse stata provocata da qualcuno. Intanto, il comune di Canicattì si farà carico delle spese dei funerali della donna