L’accusa è inusuale: «getto ed incendio di cose pericolose» ma è per questo motivo che gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Canicattì, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento due persone. Si tratta di un uomo di 66 anni residente in città e di un trentaduenne di nazionalità Romena che svolge dei lavori saltuari.

Tutto ha avuto inizio mercoledì mattina quando il canicattinese ed il romeno stavano ripulendo dalle erbacce e da altro materiale una villetta che si trova in via Giudice Saetta. Ma per evitare di smaltire il materiale che veniva accumulato i due hanno pensato bene di appiccare il fuoco evitando così di richiedere autorizzazioni e trovare i luoghi idonei a smaltirlo.


Le fiamme, hanno provocato una enorme nuvola di fumo che in un primo momento ha fatto pensare ad un incendio di grosse proporzioni. Qualcuno, addirittura ha avvisato i vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì pensando che fosse accaduto qualcosa di grave, altri la polizia.

Quando una volante è giunta in via Saetta, i poliziotti si sono accorti che non si trattava di nessun incendio e che invece erano stati i due ad appiccare le fiamme nel tentativo di ripulire tutto. Gli agenti hanno chiesto spiegazioni. I due hanno tentato di dare una loro versione ma alla fine non hanno potuto evitare una denuncia in stato di libertà inoltrata alla magistratura di Agrigento. Infatti, il fumo che si è sviluppato dall’incendio rendeva l’aria della zona irrespirabile sprigionando della diossina, sostanza altamente nociva per la salute dell’uomo. Per questi motivo per il sessantaseienne ed il trentaduenne è scattata una denuncia in stato di libertà. La prossima volta prima di dare fuoco a materiale di cui liberasi sicuramente ci penseranno due volte.