«L’amministrazione comunale tenterà di capire i motivi per i quali Girgenti acque non chiede una maggiore fornitura idrica al Tre Sorgenti, in un momento di grande crisi per la città». A parlare è il vice sindaco Gaetano Rizzo, dopo il botta e risposta tra la società che gestisce il servizio idrico nella nostra provincia ed il presidente del Tre Sorgenti, l’avvocato Giuseppe Malfitano, il quale replicando aveva dichiarato che Girgentiacque non ha mai chiesto al consorzio un aumento della dotazione idrica che potrebbe soddisfare le esigenze degli abitanti di Canicattì che attualmente ricevono l’acqua una volta ogni settimana se non addirittura ogni dieci giorni.

«Chiederemo a Girgenti Acque ed al Tre Sorgenti – aggiunge l’assessore Rizzo- un incontro ufficiale ed in quella sede, tenteremo di capire se effettivamente vi sia la possibilità di una integrazione idrica da parte del Tre Sorgenti a favore di Girgenti Acque che poi possa ripercuotersi favorevolmente sui turni di distribuzione nella nostra città.


Mi sembra anche illogico – continua l’esponente della giunta municipale guidata dal sindaco Vincenzo Corbo – che vi sia questa opportunità ma che Girgenti Acque non abbia deciso di sfruttarla permettendo in questo modo che i turni di distribuzione si siano allungati in maniera così sensibile. In quell’occasione – conclude Rizzo- metteremo nero su bianco e cercheremo di trovare una soluzione per il bene della collettività. Già stamattina faremo partire dal palazzo di città le lettere per la convocazione di un incontro».

I problemi, di questa carenza idrica in città sono legati alla chiusura della diga Ancipa che si trova in provincia di Enna e conseguentemente con l’acqua del Fanaco che serviva Canicattì ed altri paesi dell’hinterland dirottata in parte alla provincia di Caltanissetta per evitare che i comuni del Nisseno soffrano la crisi idrica. Un disservizio, destinato a durare almeno sino alla fine di questo mese di dicembre. Soltanto da pochi giorni, infatti, si sono conclusi i lavori che hanno provocato la chiusura dell’Ancipa per il tempo necessario per l’esecuzione di interventi «urgenti» per mettere in sicurezza l’impianto.

Ed è per questo che Sicilacque ha previsto l’attuazione del nuovo programma sino a Natale per la città di Caltanissetta e dei comuni del suo hinterland. Tutto questo avviene mentre la gente a Canicattì è stata costretta ad armarsi di bidoni e recipienti. In tanti hanno deciso di rivolgersi agli autobottisti che in questi giorni fanno la spola tra i punti dove si riforniscono e le abitazioni dei cittadini. Problemi anche nella zona di largo Aosta dove esistono numerosissimi esercizi commerciali soprattutto bar e paninerie che sono rimaste spesso senza acqua.