Nuove alleanze sancite e vecchie unioni recuperate sono in queste elezioni motivo di forza ma anche di discussione e perplessità. Da qui, i vari attacchi tra i membri e sostenitori delle due liste che manifestano la loro disapprovazione sia in termini politici che personali, non solo in occasione dei comizi ma anche tramite i mezzi di comunicazione più potenti che sono appunto i social network. Ecco allora i botta e risposta che non tardano mai ad arrivare e ad essere biasimati. Domenica sera in via Petilia, in occasione del comizio della lista “Ri/CostruiAmo Delia”, hanno preso parola i due assessori designati e il candidato sindaco. Paolo Giordano ha attaccato “i vecchi volponi” che non si sono esposti in prima persona ma che stanno “dietro le quinte per i loro interessi personali a governare mentre i creduloni continueranno a sognare”. Inoltre ha aggiunto che ritiene la coalizione avversaria priva di riferimenti politici in quanto include membri dell’ex MPA, ex UDC e una parte di agricoltori. Si è, infine, rivolto a Saro Di Pasquale che durante il comizio di “Impegno deliano” aveva elogiato la figura di Bancheri, sostenendo invece che Gianfilippo ha portato un mutuo di 250 mila euro per la sistemazione delle strade che ancora non è avvenuta. A seguire, Vincenzo Salvaggio che ha sostenuto: “Esibizione squallida quella dell’altra sera in cui non è stato espresso alcun concetto programmatico. Questa piazza è stata violentata dalla cafonaggine e dai miseri contenuti esposti”. Il presidente del consiglio ha concluso il proprio discorso affermando: “Sentiamo profumo di vittoria nelle strade”. L’ultimo intervento è stato quello proferito dal candidato Lina Riccobene che, oltre ad avere esposto alcune linee programmatiche, si è rivolta soprattutto all’avversario Gianfilippo. Ha ribadito che il consigliere della lista opposta che lavorava per l’azienda del marito non è stata licenziata, che non ci sono interessi occulti. Ha poi disapprovato la scelta presa da Bancheri di far ruotare le cariche di assessori e consiglieri ogni cinque mesi, per l’instabilità che ciò provocherebbe. La Riccobene ha infine trattato il tema del rapporto coi giovani: “Caro Gianfilippo, stai giocando di brutto coi giovani che accettano un’illusoria proposta visto che sono in cerca di lavoro. I giovani non si toccano”.
Manca ormai poco più di una settimana alle elezioni comunali e il paese è invaso, oltre che da volantini, dai numerosi botta e risposta tra i membri delle due liste che in questi giorni stanno tenendo i comizi. Venerdì sera è stato il momento di “Impegno deliano”, che ha contato una partecipazione cittadina tanto numerosa da riempire totalmente la via Petilia. Vari sostenitori di Gianfilippo hanno trovato l’occasione di far sentire la propria voce e rispondere ad attacchi esterni. Calogero Lo Porto, che durante l’ultimo consiglio comunale ha deciso di abbandonare l’aula prima della lettura della relazione del sindaco Messana, ha ribadito la propria posizione, sostenendo: “Al consiglio comunale sono state dimostrate bassezze da cortile da parte del sindaco, forse per esaltazione personale, ma non può criticare gli ex assessori dimessi e tralasciare i punti non realizzati del suo programma”. Inoltre, biasimando un’affermazione di Lina Riccobene, candidato avversario, ha aggiunto: “E’ stato detto che i bambini sognano, invece noi vogliamo rimanere bambini insieme ai bambini”. Parole di critica sono state mosse anche dal referente di un gruppo di agricoltori, Saro Di Pasquale, contro le parole di Salvaggio, ricevendo numerosi applausi e sostenendo che nessuno sta ricattando gli agricoltori per boicottare gli appuntamenti organizzati dal comune, che lui “non è uno specchio” in cui Salvaggio possa rispecchiarsi. Tra acclamazioni, plausi e cori è entrato Bancheri, vero protagonista di queste elezioni, personaggio discusso ma che ha anche conquistato molti consensi con il suo impegno e il suo fare. In questi mesi il candidato è riuscito ad attrarre molti giovani alla causa portata avanti dalla sua lista, e ha ottenuto in questi anni la stima e la simpatia della popolazione, non grazie alle sue parole ma per il senso civico dimostrato in svariate occasioni.
F.L.