A Palazzo Giureconsulti di Milano anche quest’anno è stato celebrato il rituale che incorona la cucina di qualità e che tiene viva l’attenzione dell’intero settore “food Italia”, dagli chef ai patron di ristoranti fino alla specializzata. Svelati oggi gli “stellati” Michelin del 2014.
In Sicilia sono dieci i ristoranti che sono stati premiati con i prestigiosi riconoscimenti assegnati dalla guida gastronomica più famosa d’Italia. Quattro i ristoranti che hanno ottenuto le due stelle: la Locanda di Don Serafino, a Ragusa Ibla (salito da una a due), La Madia di Licata (Agrigento), Principe Cerami a Taormina (Messina) e Il Duomo di Ragusa Ibla. Sei, invece, i locali premiati con una stella: Coria a Caltagirone (Catania), Bellevue e La Capinera a Taormina (Messina), il Bye Bye Blues a Palermo, La Gazza Ladra a Modica (Ragusa) e La Fenice a Ragusa. Casa Grugno di Taormina perde la stella per un nuovo orientamento di cucina.
In un’ottica più generale, quest’anno nessuno dei ristoranti tristellati perde posizione e la lista dei “The Best” ne conta adesso ben otto, come rivelano i dati di Cronache di gusto. I ristoranti che hanno ricevuto le due stelle invece sono 40 in tutto, 281 quelli ad una stella. In 5 anni gli stellati sono cresciuti del 21 per cento. La nuova guida dipinge anche un quadro segnato dalla crisi e dal cambiamento nell’approccio al cibo, in aumento i menu a meno di 25 euro, proposti da ben 940 ristoranti recensiti dalla Rossa: sono il 30% in più rispetto allo scorso anno.
RAGUSA AL TOP. Emozionati ed entusiasti del risultato raggiunto, con la conquista della seconda stella Michelin, Pinuccio La Rosa e Vincenzo Candiano, patron e chef della Locanda di Don Serafino: “La seconda stella è un traguardo importante, per il quale ci siamo impegnati da più di tre anni – raccontano – Non è solo una questione di numeri, perchè la differenza tra una e due stelle è sostanziale: cucina, preparazione della sala, cantina dei vini, location, qualità dello chef, l’accoglienza. Poi è fondamentale l’emozione che riesce a lasciare la cena, preparata rigorosamente con piatti territorio. Tutto influenza il risultato complessivo, basti pensare che in Italia siamo tra i migliori 40, un bel risultato”.
La Rosa pone l’accento sul risultato complessivo ottenuto da territorio ragusano. Se il feedback è positivo. “In Italia non è facile trovare due ristoranti con due stelle Michelin a 300 metri di distanza – sottolinea La Rosa – E’ un valore aggiunto che serve a rilanciare il “turismo gourmet” e i tour enogastronomici. La guida Michelin è la seconda più stellata al mondo, dopo quella francese. La nostra clientela è il mondo, non ci interessa fregare il cliente al dirimpettatio, a nostro avviso, invece, è fondamentale creare la destinazione ed essere garanzia di qualità. Le strutture ricettive ed enogastronomiche non devono nascere a scopo di lucro, non possono essere un secondo o un terzo lavoro per chi decide di investire soldi nella ristorazione”.
Montalbano, poi, è il valore aggiunto. “Camilleri prima e le fiction poi sono stati un grande faro, è inutile negarlo, ma se la luce non è alimentata alla fine si spegne – spiega il patron della Locanda – U saccu vacante a dritta non teni diceva mio padre. Siamo una zona a forte vocazione agricola, questo ha aiutato anche la buona cucina. Aumenteranno i prezzi? No, anzi, diminuiranno. Il mio progetto è destagionalizzare per vendere la Sicilia tutto l’anno”. Ed ecco pronta la risposta per festeggiare le due stelle: “Menù a pranzo a 42 euro e a cena 78 euro – anticipa La Rosa – in giro per l’Italia per gustare i piatti di un ristorante due stelle Michelin si pagano circa 200 euro.
LA PREMIAZIONE. In apertura di cerimonia, Sergio Lovrinovich, il nuovo rampante curatore ha salutato la sala voice conference per non svelare il suo volto. “Non spunto in video per non farmi riconoscere – ha spiegato – Noi valutiamo la capacità di equilibrare il piatto e la personalità dei piatti. Il consumatore oggi è più consapevole. La guida 2014 conferma l’abilità e il trend positivo degli chef del sud che tornano a casa per valorizzare i propri territori. Il futuro? Interesse per i territori e neoesotismo. La cucina molecolare è in calo e i dolci sono meno dolci. Un’altra tendenza: le verdure nei dessert”.
Sergio Lovrinovich succede a Fausto Arrighi che, dopo 35 anni di attività, nel 2012 è andato in pensione. Milanese classe 1976, Lovrinovich ha una solida formazione professionale nel campo della ristorazione, iniziata con gli studi presso l’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalita’ Alberghiera Carlo Porta di Milano e proseguita con il conseguimento del diploma di sommelier nel 1995.
Prima di entrare in Michelin Italiana, più di un anno fa, ha maturato una quasi ventennale esperienza in varie funzioni presso grandi strutture alberghiere e ristoranti stellati in Italia, Inghilterra e negli Stati Uniti. Ha iniziato la carriera presso il ristorante Gualtiero Marchesi a Erbusco (Brescia) e per nove anni ha ricoperto tra Londra e New York vari ruoli di responsabilità sino a Restaurant General Manager del ”Giardinetto” di Mayfair, seguendone l’apertura e l’avviamento.
HAPPENING A TAORMINA. Per festeggiare insieme le stelle Michelin, ma soprattutto il decimo anniversario de “Le Soste di Ulisse” (l’unica associazione che raggruppa hotel e ristoranti d’eccellenza, con oltre cinquanta strutture e dodici cantine siciliane, organizzata dal presidente Enrico Briguglio e il Segretario Giuseppe La Rosa, insieme agli chef bistellati Ciccio Sultano del “Duomo” di Ragusa, Pino Cuttaia de “La Madia” e Massimo Mantarro, chef del “Principe di Cerami”, del San Domenico Palace hotel) si incontreranno il 10 e l’ 11 novembre al San Domenico Palace hotel di Taormina.
Il programma prevede diversi momenti, tra degustazioni guidate, una cena a cura di alcuni chef dell’associazione: Natale Briguglio di Casa Grugno, Vincenzo Candiano di Locanda don Serafino, Cristhian Busca de “Il Giardino degli Ulivi”, Pietro D’Agostino de La Capinera, Giovanni Guarneri del Don Camillo, Toni Lo Coco, I Pupi, Nuccia, Pina, Nina, Pinuccia dell’ Antica Filanda, Claudio Ruta de La Fenice David Tamburini de La Gazza Ladra, Angelo Treno de Al Fogher. Ci sarà anche un pranzo firmato da alcuni degli chef dell’ associazione di ristoratori Campani “I Mesali”, e una cena a cura dell’ Associazione cuochi etnei guidata da Seby Sorbello presso la Cantina Tenuta delle Terre Nere. Inoltre, è previsto un talk show che avrà come tema l’associazione come modello di sviluppo economico al termine del qual premiato a sorpresa ad un ambasciatore della Sicilia. Previste anche le esibizioni di Roy Paci e dei P5I Airplane.