Abbiamo appena appreso che l’amico Richichi dell’Aias ha revocato il fermo. Dobbiamo però precisare che l’Aias non ha mai fatto parte del coordinamento di protesta, quindi ne prendiamo atto ma per noi non cambia nulla. Il fermo è confermato dalla mezzanotte dell’8 dicembre fino alla mezzanotte del 13 dicembre e le sigle sono sempre: Trasportounito, Aitras, Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto, Movimento Autonomo Autotrasportatori, Forconi, Cobas.

In merito ai tanti comunicati stampa apparsi sui blog e su alcune testate giornalistiche e letta la dichiarazione del Direttore della polizia stradale Giuseppe Bisogno, il coordinamento dei movimenti dichiara di prendere le distanze dall’ associazione  chiamata “Alba Dorata” e dal movimento politico “Forza Nuova” in quanto non facenti parte della nostra protesta. Diciamo di più: non appena vedremo nei nostri presidi (ribadiamo presidi/punti di sensibilizzazione e NON blocchi) soggetti riconducibili a tali gruppi, avvertiremo immediatamente le forze dell’ordine chiedendone l’allontanamento. Ribadiamo le sigle aderenti alla manifestazione e autorizzate dal coordinamento: Forconi, Life, C.R.A., Azione rurale Veneto, Cobas latte, Aitras, Movimento autonomo autotrasportatori, Assiotrat, Assotrasport, Trasportounito; quest’ultima sigla coordinerà tutte le sigle degli autotrasportatori. La protesta sarà pacifica e democratica e vedrà da una parte le rivendicazioni di commercianti, agricoltori, artigiani, ecc.. e dall’altra gli autotrasportatori che non si sentono più rappresentati dalle tradizionali sigle sindacali perché responsabili del fallimento di migliaia di aziende. Qualora singole sigle, attualmente aderenti al coordinamento nazionale, non si atterranno alle regole imposte dalla Commissione di garanzia, gli autotrasportatori se ne dissoceranno immediatamente.


Al Sig. Antonio Iorio, coordinatore Fai/Conftrasporto di Napoli: le uniche persone che mistificano con mezze verità per far confondere le persone sono i suoi rappresentanti, nelle persone del suo Presidente Uggè e del suo segretario Russo, affermando che hanno risolto i problemi degli autotrasportatori e ciò non corrisponde al vero. Nel protocollo sottoscritto il 28 novembre u.s. è scritto a chiare lettere, infatti all’inizio di ogni punto “concesso” vi è un “sarà” o un “vedremo”, come tutti i protocolli firmati negli ultimi anni e ai quali non è seguito nulla. Tanto per ricordarne uno: la promessa fatta dal Sottosegretario Girlanda il 25 Ottobre, con protocollo firmato con Trasportounito e le associazioni siciliane, con il quale lo stesso assicurava l’erogazione immediata dell’ecobonus 2010 e 2011 (parliamo di somme già stanziate, per le quali ormai si tratta di crediti delle imprese nei confronti dello Stato), la verifica delle tariffe praticate dagli armatori sullo Stretto di Messina e altri interventi che ormai ci siamo stancati di elencare. Abbiamo sbagliato a fidarci per l’ennesima volta della politica, ma volevamo dare il beneficio del dubbio a questo nuovo Sottosegretario, non ci era sembrato corretto fargli ereditare il senso di sfiducia che ormai si era insediato in noi nei confronti di Giachino e dei suoi predecessori, ma alla fine si è dimostrato essere uguale a tutti gli altri, promettendo di tutto e di più pur di scongiurare il fermo, promesse alle quali non ha dato nessun seguito. Per quanto riguarda i corsi di formazione sta’ prendendo una grossa cantonata: né Aitras, né Assiotrat, né Assiotrasport, né Azione del Trasporto hanno l’autorizzazione a svolgere corsi di formazione perchè non ne hanno mai fatto richiesta, semmai, egregio Sig.Iorio, dovrebbe sapere (ma presumo che lo sappia) che, a fronte dei 20 milioni di euro destinati alla formazione con la legge di stabilità appena approvata, più di 12 milioni sono destinati alla vostra organizzazione ed è per questo che non volete tra le scatole all’Albo noi,piccole associazioni, facendovi cucire addosso i presupposti per far parte del Comitato Albo: avete paura che la festa finisca. Ma non temete, finirà lo stesso, e non avremo pace fin quando non avremo fatto abolire l’Albo. Dite la verità per una volta: voi avete revocato il fermo proprio perché il Governo vi ha praticamente fatto un assegno circolare assegnando alla categoria 330 milioni di euro dei quali, più del 70%, finirà nelle vostre tasche. Il 9 dicembre impediremo che tutto si avveri. Stavolta la festa è finita.

Salvatore Bella