In tempi di crisi succede anche questo, i dipendenti della banca di credito cooperatvo San Francesco, hanno deciso di accettare la riduzione dello stipendio per salvare il posto di lavoro.

La vicenda è da collegare alle condizioni particolari della banca canicattinese  i cui organi di amministrazione sono stati sciolti , su proposta della Banca d’Italia, il 24 agosto 2012. La Bcc con 17mila soci e 26mila clienti è insediata in 14 Comuni ed  ha 15 filiali (12 in provincia di Agrigento e 3 in provincia di Catania).


Commissariata l’anno scorso a causa di irregolarità di gestione, la Bcc oggi amministra oltre 400 milioni e ha impieghi alla clientela per 200 milioni ed è costantemente monitorata dalla Banca d’Italia.

La scelta sarebbe stata quella di salvaguardare , il più possibile, i posti di lavoro dei circa 90 impiegati che, proprio per evitare di perdere il posto di lavoro, hanno accettato un accordo sindacale che riduce  lo stipendio di circa il 12 per cento.