Il significato e la memoria della Shoah saranno al centro dell’incontro che si terrà oggi, alle ore 10,30, nell’aula consiliare del comune di Delia.
L’iniziativa è organizzata dal Comune di Delia e dall’Istituto comprensivo Sommatino-Delia “Nino Di Maria” nell’ambito del progetto “Educazione alla Legalità”.
Alla cerimonia, che sarà presieduta dal sindaco Gianfilippo Bancheri, dal presidente del consiglio comunale Toni Di Caro e dal dirigente scolastico, Rita Agata Galfano, prenderanno parte, oltre ai docenti e agli alunni, i consiglieri comunali, i componenti della giunta municipale e le autorità civili e religiose.
Quello della “Legalità” è un progetto – ha detto prof. Battista Cimino, coordinatore della manifestazione – che serve ad educare e formare gli alunni dell’Istituto attraverso tematiche alle quali la società d’oggi sente con urgenza il dovere di rispondere>>.
<<Dalla tragedia dell’Olocausto, si possono trarre insegnamenti e valori utili per far sì che non si ripeta>> ha detto Rita Agata Alfano, che invita a <<fare memoria anche del tributo pagato dagli italiani nella seconda guerra mondiale>>.
Domani gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e gli studenti delle terze medie della secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo incontreranno il combattente e reduce della seconda guerra mondiale, Luigi Curatolo, ultra novantenne di Santa Caterina, che porterà la sua personale testimonianza.
<<La Shoha è una delle pagine più dolorose della storia dell’umanità – ha detto il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri. Una pagina drammatica e atroce. Una pagina piena di tristezza e di morte. Una pagina del passato che non deve più ripetersi. Il suo ricordo, per quando doloroso, è importante per tutti noi. Per questo è necessario continuare a parlarne. Solo così è possibile sopportarne il ricordo, facendolo vivere dentro di noi. Solo così si potranno contrastare i pregiudizi e l’ignoranza. Solo così si potranno evitare altre tragedie come questa>>.
<<Quello della Shoah è un tema attuale. Parlarne – ha detto l’assessore alla Cultura Carmelo Alessi – non è un semplice esercizio di retorica, ma un preciso dovere di tutti. Per far sì che ciò che è successo non venga negato o deformato. Per evitare che possa cadere nell’oblio e nell’indifferenza collettiva una verità storica. Una verità fatta di persecuzioni, di violenza, di razzismo, morte, disprezzo, intolleranza. Non possiamo dimenticare, perchè “ogni attentato all’umanità di un uomo, di una donna, di un bambino, di ogni singolo individuo, dovunque si trovi, rimette in discussione l’umanità tutta intera”, ha scritto Primo Levi. C’è ancora molto da fare per affermare la centralità della dignità umana nella nostra società. Per questo è importante che si continui ancora a dare un senso alle parole>>.