<<Ogni emigrato è sempre un ambasciatore della propria terra nel mondo. Voi lo siete stati in Canada, la nazione che vi ha accolto tantissimi anni fa, dopo che siete emigrati da Delia. Benvenuti a nome mio e di tutta la comunità>>.
Con queste parole il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri ha accolto nella casa comunale tre italo-canadesi, originari di Delia: Arcangelo Spanò, Stefano Caruano e Luigi Calabrò. Con Luigi Calabrò c’erano il figlio Marco con la moglie e il piccolo nipotino.
Gianfilippo Bancheri lo aveva già annunciato in occasione della manifestazione “Delia festeggia Delia”. <<Il primo punto, nel rapporto con i nostri connazionali emigrati all’estero, deve essere l’accoglienza dei cittadini deliani che arrivano a Delia per qualunque motivo>>.
<<Oggi sono felice di aver mantenuto la promessa – ha detto il primo cittadino di Delia>>.
Alla cerimonia, che si è svolta sabato mattina, erano presenti oltre al sindaco Gianfilippo Bancheri, il presidente del consiglio comunale Toni Di Caro e l’assessore alla Cultura Carmelo Alessi che ha curato l’incontro.
E’ stata una cerimonia semplice e commovente che ha fatto riafforare, nei presenti, tanti ricordi di un passato non certo recente.
<<Sono partito il 29 maggio 1965. Avevo 15 anni compiuti – ha detto Luigi Calabrò. L’ultima volta che sono tornato a Delia è stato 21 anni fa. Quando vi ho messo piede ho provato una emozione bellissima. La stessa emozione che ho provato ora. Delia l’ho trovata molto cambiata.. Per certi versi è ancora più bella. Alcune cose sono rimaste buone come una volta. Il cibo, l’aria, la campagna. E poi le persone. Sempre affettuose. Abbiamo trovato un calore e una amicizia eccezionali>>.
Il paese, le tradizioni, le persone, tutti elementi che sanno creare ancora forti legami. << A Delia – dice Arcangelo Spanò – ho ancora tanti parenti e amici. Ogni volta ritorno con grande piacere. Delia è sempre nel mio cuore>>.
Poi il sindaco e il presidente del consiglio comunale, per l’occasione, hanno donato ai tre concittadini italo canadesi due libri che parlano di Delia: “Delia, il Castellazzo – Scavi e restauri (1987-1995)” di Salvatore Scuto e Salvina Fiorilla e “Storia di Delia – 1812-1922”, di Angelo Carvello.
Doni molto apprezzati dai tre cittadini italo-canadesi che hanno ringraziato, visibilmente emozionati. Infine le foto ricordo, le strette di mano, l’abbraccio affettuoso e l’invito del sindaco a ritornare ancora: a Delia naturalmente.