tribunale-new3Parte dell’immobile di Largo Castello, dove vivono quattro famiglie in difficoltà economica sono di proprietà dell’Asp 1 di Agrigento e non del Comune. A stabilirlo una sentenza del Tribunale di Agrigento, al quale l’azienda sanitaria provinciale si è rivolta per ottenere indietro dall’ente quei locali.
Diversi anni addietro, infatti, all’interno di quello stabile, composto da piano terra e primo piano, era usato dall’Asp, come dispensario antitubercolare, ufficio igiene, poliambulatorio e sede dell’ufficio sanitario.

Successivamente l’Asp, aveva lasciato lo stabile per accorpare tutti i servizi e gli uffici presso il poliambulatorio di via Pietro Micca ed al suo posto era subentrato il comune di Canicattì. Per questo motivo, prima che lo stabile fosse ceduto in comodato d’uso dall’ente alle 4 famiglie di indigenti, il comune lo aveva usato come sede provvisoria del comando di polizia municipale e successivamente come edificio scolastico per le classi dell’istituto agrario Rosario Livatino.


Adesso il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, ha messo almeno per il momento la parola fine a questa vicenda che si trascinava dal 2008, da quando l’Asp, aveva chiamato in giudizio il comune di Canicattì chiedendo la restituzione di quell’immobile.
Il giudice ha condannato il sindaco pro tempore all’immediato rilascio in favore dell’azienda sanitaria provinciale dell’immobile in quanto detenuto dall’ente – è scritto nella sentenza- “senza averne alcun titolo”.

A questa decisione l’amministrazione comunale ha deciso di presentare appello incaricando l’avvocato Loredana Vaccaro di rappresentarlo in giudizio. Ovviamente preoccupate si dicono le quattro famiglie di indigenti che al momento vivono all’interno di questi locali e che da un momento all’altro potrebbero perdere anche questa sistemazione di fortuna. Si tratta di quattro nuclei familiari che nei giorni scorsi avevano avuto staccata l’energia elettrica da parte dell’Enel, dopo che il comune aveva deciso di non farsi più carico delle spese per la fornitura del servizio e che chiedevano di poterla allacciare per conto proprio.