Chi di voi conosce “la teoria delle finestre rotte”? Spero sarete in tanti, ma qualora non la conosciate vi riporto pedissequamente tale teoria. Vi prego di leggerla con grande attenzione vi assicuro che la troverete interessante. Ma vi prego di leggere anche il resto perché ci riguarda molto da vicino.
Nel 1969, presso l’Università di Stanford (USA), il professor Philip Zimbardo ha condotto un esperimento di psicologia sociale. Lasciò due auto abbandonata in strada, due automobili identiche, la stessa marca, modello e colore. Una l’ ha lasciata nel Bronx, quindi una zona povera e conflittuale di New York ; l’altra a Palo Alto, una zona ricca e tranquilla della California. Due identiche auto abbandonate, due quartieri con popolazioni molto diverse e un team di specialisti in psicologia sociale, a studiare il comportamento delle persone in ciascun sito.
Si è scoperto che l’automobile abbandonata nel Bronx ha cominciato ad essere smantellato in poche ore. Ha perso le ruote, il motore, specchi, la radio, ecc. Tutti i materiali che potevano essere utilizzati sono stati presi, e quelli non utilizzabili sono stati distrutti. Dall’altra parte , l’automobile abbandonata a Palo Alto, è rimasta intatta.
È comune attribuire le cause del crimine alla povertà. Attribuzione nella quale si trovano d’accordo le ideologie più conservatrici (destra e sinistra). Tuttavia, l’esperimento in questione non finì lì: quando la vettura abbandonata nel Bronx fu demolita e quella a Palo Alto dopo una settimana era ancora illesa, i ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo Alto, California. Il risultato fu che scoppiò lo stesso processo, come nel Bronx di New York : furto, violenza e vandalismo ridussero il veicolo nello stesso stato come era accaduto nel Bronx.
Nel 2007 e nel 2008 Kees Keizer e colleghi, all’Università di Groningen, hanno condotto una serie di esperimenti sociali controllati per determinare se l’effetto del disordine esistente (come la presenza di rifiuti o l’imbrattamento da graffiti) avesse aumentato l’incidenza di criminalità aggiuntive come il furto, il degrado o altri comportamenti antisociali. Hanno scelto diversi luoghi urbani successivamente trasformati in due modi diversi ed in tempi diversi. Nella prima fase “il controllo”, il luogo è stato mantenuto ordinato, libero da graffiti, finestre rotte, ecc. Nella seconda fase “l’esperimento”, esattamente lo stesso ambiente è stato trasformato in modo da farlo sembrare di proposito in preda all’incuria e carente di alcun tipo di controllo: sono state rotte le finestre degli edifici, le pareti sono state imbrattate con graffiti ed è stata accumulata sporcizia. I ricercatori hanno poi segretamente controllato i vari luoghi urbani osservando se le persone si comportavano in modo diverso quando l’ambiente era stato appositamente reso disordinato.
Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_finestre_rotte
Questo apparentemente banalissimo esperimento dimostra un processo molto importante legato alla qualità della vita della nostra città.
L’incuria, la trascuratezza delle nostre vie cittadine innescano un processo emulativo che non fa altro che peggiorare la situazione. Prendiamo l’esempio di tutta la gente che non rispetta gli orari stabiliti dall’ordinamento comunale del conferimento dei rifiuti; ognuno, vedendo gli altri si sente autorizzato a non rispettare tale regola. Se “gli altri” venissero adeguatamente puniti e la punizione venisse resa pubblica, sempre nel rispetto della privacy, si interromperebbe un circolo vizioso.
Se l’incivile che si ferma a parlare in auto e blocca il traffico o colui che posteggia l’auto come se fosse nel giardino di casa sua venisse regolarmente individuato e punito servirebbe da monito a chi avesse intenzione di farlo. Queste azioni di repressione non sono necessarie perpetuarle all’infinito, perché è scientificamente provato che l’educazione cosi come l’ineducazione ha un processo legato alle abitudini. Una volta tolta l’abitudine di non rispettare le regole, il cittadino si abitua a rispettarle. Faccio un esempio pratico. Mi verrebbe quasi impossibile guidare il mio scooter senza il casco in testa, perché sono talmente abituato che una volta salito sopra sento automaticamente una situazione di disagio. Concludo dicendo che la nostra città potrebbe essere il Bronx piuttosto che Palo Alto, sarebbe sufficiente innescare dei processi virtuosi all’inizio stimolati da azioni coercitive per cambiare l’aspetto e la vivibilità di Canicattì
Cesare Sciabarrà