La giunta municipale di Delia ha accolto favorevolmente la proposta dell’architetto Giuseppe Giugno di ampliare la ricerca documentaria sull’origine della città di Delia.
<<L’importanza della ricerca si spiega con l’arricchimento delle conoscenze sulle origini ed evoluzioni urbanistiche del nostro comune – ha dichiarato il sindaco Gianfilippo Bancheri. Le origini spiegano e fanno parte dell’identità di un territorio e della sua gente. Della propria storia e della propria identità nessuno può fare a meno>>.
La decisione è stata presa il 30 novembre scorso. La prima fase della ricerca, finanziata dalla precedente amministrazione comunale e avviata nel 2011, si era conclusa con una relazione finale dove si rendicontavano le attività svolte e l’esame dei materiali archivistici.
<<In complesso – ha scritto l’architetto Giugno nella sua relazione – sono stati esaminati 147 faldoni notarili tra minute e registri per un numero di fogli superiore alle 60000 unità>>.
Sarà lo stesso architetto Giugno che ora amplierà le attuali conoscenze su Delia attraverso la consultazione dei fondi archivistici conservati presso gli Archivo di Stato di Agrigento e di Palermo nel fondo Lucchesi Palli compreso nel più ampio archivio Palagonia.
<<Abbiamo ritenuto, questa ulteriore ricerca, fondamentale per perfezionare il quadro delle conoscenze sulla fase tardo cinquecentesca e seicentesca dell’abitato. Anche perchè – ha aggiunto l’assessore Alessi – presso l’archivio di Stato di Caltanissetta non si conservano documenti seicenteschi ma soltanto registri notarili settecenteschi e ottocenteschi>>.
La giunta municipale, per l’ampliamento della ricerca, ha stanziato un compenso forfettario complessivo di € 1.500,00.