Si è svolta, alla presenza dei vertici della Polizia, del Questore Finocchiaro e del Prefetto Diomede, la conferenza stampa inerente il consuntivo dell’attività della Polizia di Stato in Provincia di Agrigento. Presenti anche i vertici delle altre forze dell’ordine tra cui il comandante provinciale dei Carabinieri Mario Mettifogo, quello della Guardia di Finanza, Massimo Sobrà Finanza, il comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, Daniele Governale e quello dei Vigili del Fuoco di Agrigento, Michele Burgio. L’occasione è stata utile anche le lo scambio di auguri natalizi con i rappresentanti degli organi di informazione.
Sono state illustrate, nel dettaglio, tutte le operazioni e le azioni eseguite sul territorio, con numeri e raffronti anche rispetto allo scorso anno. Snocciolati tutti i dati, dal controllo del territorio al contrasto della criminalità comune e della criminalità organizzata, dal contrasto dell’immigrazione clandestina alle operazioni antidroga, dall’attività della polizia stradale a quella ferroviaria.
Insomma un resoconto puntuale e preciso di una attività capillare, incessante, di controllo, prevenzione e repressione dei reati in tutta la provincia di Agrigento.
L’Ufficio di Gabinetto, nell’anno in corso, ha predisposto nr. 704 ordinanze del
Questore relative ai servizi di ordine e sicurezza pubblicae nr. 729 riguardanti
l’immigrazione; tali servizi sono stati svolti con l’impiego complessivo di 38.793 operatori
delle diverse Forze di Polizia.
Per comprendere appieno la rilevanza dell’attività svolta nel settore della tutela
dell’Ordine e della sicurezza pubblica, è opportuno citare anche alcune contingenze ed
eventi eccezionali verificatisi nell’anno 2015.
Per quanto attiene alle visite istituzionali, si è registrata, specie sull’isola di
Lampedusa, la frequente presenza di personalità di elevato rilievo nazionale ed
internazionale.
Il 27maggio, l’isola di Lampedusa è stata interessata dalla visita di una delegazione
della Commissione d’Inchiesta sull’accoglienza dei migranti della Camera dei Deputati,
guidata dal presidente on. Gennaro Migliore.
Il 21 giugno, sempre sull’isola di Lampedusa, è stata presente una delegazione della
Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni del Parlamento Europeo.
Il 2 luglio,si è registrata, nella citata isola, la visita del Ministro degli Affari Esteri ed
Europei del Granducato di Lussemburgo accompagnato dal Sottosegretario del Ministero
dell’Interno Domenico Manzione.
Il 9 ottobre, sono stati in visita a Lampedusa il Commissario Europeo per le
migrazioni DimitrisAvramopulos e il Ministro degli Affari Esteri ed Europei del
Granducato di Lussemburgo, accompagnati dal Sottosegretario del Ministero dell’Interno
Domenico Manzione.
Il 20 ottobre, l’isola di Lampedusa è stata interessata dalla visita di una delegazione
della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
Nel corso dell’anno, si sono registrate, inoltre, sempre in Lampedusa le visite di
diversi Ambasciatori e rappresentanti diplomatici accreditati presso la Repubblica Italiana,
nonché di funzionari dell’U.E. edi altri esponenti di vari Governi europei.
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Il 3 ottobre, in Lampedusa, in occasione del secondo anniversario del tragico
naufragio di immigrati avvenuto nello specchio acqueo antistante l’isola, che ha
determinato la morte di 366 migranti, hanno avuto luogo eventi commemorativi, con la
presenza di numerosi esponenti politici e della società civile italiani ed europei.
L’attenta attività informativa svolta sull’isola nei giorni antecedenti la
commemorazione ha consentito una gestione equilibrata ed efficace delle tensioni che si
sono poi verificate nell’area antistante lo scalo portuale dell’isola, ove alcuni appartenenti
ad un locale centro sociale hanno inscenato una manifestazione di protesta nei confronti
dei rappresentanti istituzionali presenti alla cerimonia.
Nell’ultima settimana di luglio, in questa provincia hanno soggiornato oltre
trecento personalità di spicco dell’economia mondiale, in particolare del mondo della c.d.
“new economy” e la Regina Rania di Giordania, partecipanti al c.d. “Google Camp”,
organizzato dal colosso mondiale dell’informatica, presente con i suoi vertici, ospitati
presso una struttura ricettiva di Sciacca; nell’ambito di tale evento, il 27 luglio,si è
tenutauna serata di gala presso la Valle di Templi, nel corso della quale si sono anche
esibiti artisti di rilievo internazionale, quali Andrea Bocelli e John Legend.
Altre problematiche che hanno avuto riflessi sull’ordine e la sicurezza pubblica e
che sono stati affrontati con positivi risultati riguardano diverse vertenze quali quelle
connesse alla gestione dei rifiuti, settore sovente interessato da agitazioni e scioperi delle
maestranze per il mancato pagamento degli emolumenti e per paventate riduzioni di
personale, quelle afferenti i migranti ospitati presso strutture SPRAR e CAS in diversi
comuni della provincia, protagonisti di diverse manifestazioni di rivendicazione di
migliori condizioni di assistenza ed accoglienza nonché di tempi più celeri nelle procedure
volte al riconoscimento della protezione internazionale, e quelle relative all’esecuzione
coattiva di sentenze in tema di abusivismo edilizio nell’area della Valle dei Templi di
Agrigento.
Com’è noto le isole Pelagie e, più in generale, le coste della provincia di Agrigento
continuano ad essere interessate da un incessante massiccio flusso migratorio.
Anche nel periodo in riferimento, grandissimi sforzi sono stati operati per
fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina la cui gestione ha visto coinvolta
la Questura di Agrigento con tutte le sue articolazioni.
Da ultimo, a seguito degli accordi raggiunti in sede di UE in tema di “relocation” di
migranti aventi diritto alla protezione internazionale, si è registrata l’apertura del primo
“Hotspot” italiano in Lampedusa e del primo “Hub” italiano in Siculiana.
Il citato flusso migratorio ha fatto registrare complessivamente, nel periodo preso in
esame, l’approdo in questa provincia di 27803migranti a fronte dei 18629dell’anno
precedente.
Segnatamente, si sono verificati 154“sbarchi” a fronte dei 74dell’anno precedente,
di cui 190 (16 nell’anno precedente) a Lampedusa e 36 (58)sulla costa; i migranti sbarcati
sull’isola di Lampedusa sono stati21251 (1170), quelli sbarcati nelle coste agrigentine sono
stati6552 (17459), i minori sono stati 2436 e sono giunti, altresì, 35(21) cadaveri.
In tale ambito, rilevantissima è stata l’attività di pianificazione ed esecuzione dei
servizi di ordine e sicurezza pubblica, con l’organizzazione e l’attuazione dei relativi
dispositivi in Lampedusa e presso lo scalo marittimo di Porto Empedocle in occasione
degli arrivi dei migranti, dei servizi di vigilanza presso le strutture che di volta in volta
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ospitano gli immigrati, come il CPSA (ora anche Hotspot) di Lampedusa e la struttura di
accoglienza (ora anche Hub) “Villa Sikania” di Siculiana, nonché dei trasferimenti,con le
relative scorte via terra di migranti verso altre destinazioni (CARA, strutture S.P.R.A.R.,
CIE) o presso scali aeroportuali per l’esecuzione dei rimpatri ovvero per i successivi
trasferimenti presso altre strutture del territorio nazionale.
Le manifestazioni sportive si sono svolte, nel complesso, in maniera regolare;
nell’ultimo scorcio del 2015 i servizi per le partite casalinghe dell’Akragas hanno registrato
una sensibilizzazione e un rafforzamento in quanto tale compagine sportiva, a seguito di
promozione dalla categoria inferiore, è impegnata in una serie professionistica (Lega Pro).
Analogamente, massimo è stato l’impegno connesso alle partite della “Fortitudo”,
squadra di basket di Porto Empedocle, che ha lottato per la promozione nella prima serie
professionistica, non centrando l’obbiettivo solo all’ultima partita utile.
Per quanto attiene alle manifestazioni religiose, particolare attenzione è stata
riservata, con esiti altamente positivi, alle processioni di San Calogero, svoltesi in
Agrigento e in Porto Empedocle, con attenta programmazione, preparazione e
svolgimento dei servizi al fine di assicurare che le stesse si svolgessero in clima di
compostezza evitando eccessi del passato e, con particolare riferimento alla processione di
Porto Empedocle, che si ripetesse quanto accaduto in data 7 settembre 2014, allorchè la
statua del Santo fu fatta transitare nei pressi dell’abitazione di noti esponenti di cosa
nostra empedoclina.
CONTROLLO DEL TERRITORIO
In ottemperanza alle direttive del Ministro dell’Interno, nell’ottica di un
rafforzamento dell’azione di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità
organizzata, è proseguita l’attuazione del piano di azione denominato “Modello
Trinacria”, con il concorso di tutte le altre Forze di Polizia e l’apporto di equipaggi del
Reparto Prevenzione Crimine di Palermo. Detto modulo operativo prevede due fasi
attuative, una a carattere provinciale e una a carattere interprovinciale attraverso la
contemporanea realizzazione di servizi operativi nelle aere di confine con le province
limitrofe di Trapani, Palermo e Caltanissetta.
Analogamente, in ossequio alle direttive ministeriali in data 10 ottobre 2014, veniva
proseguito anche il modello operativo denominato “Sistema di Controllo Integrato del
Territorio”, ispirato alla necessità di assicurare un controllo del territorio che preveda
forme corali di intervento attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti della
Questura, dei Commissariati distaccati di P.S. e di altri Reparti della Polizia di Stato
(Reparto Prevenzione Crimine, Unità cinofile, artificieri ecc).
Rilevante l’attività interforze svolta nel settore del contrasto all’abusivismo
commerciale, pianificata, su input del Ministro dell’Interno, in sede di Riunione Tecnica di
coordinamento presso la Prefettura ed attuata mediante servizi congiunti, disposti con
ordinanza del Questore ed eseguiti dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla
Guardia di Finanza, dalla Capitaneria di Porto edalla Polizia Locale (municipale e
provinciale).
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In tale quadro merita menzione l’azione svolta in occasione della stagione balneare
e, specificatamente, in occasione del Ferragosto 2015, allorchè si è assicurata l’ordinata
fruizione delle spiagge, in particolare di quella di San Leone.
L’Ufficio di Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura e quelli
analoghi dei Commissariati di P.S., nell’arco dell’anno 2014, attraverso l’attività di presidio
e pattugliamento di questa provincia, hanno conseguito i seguenti risultati:
Nr. 8320turni di volante effettuati;
Nr. 3505 interventi di soccorso pubblico;
Nr. 61780 persone identificate;
Nr. 30211auto-motoveicoli controllati;
Nr. 11.324 posti di controllo effettuati;
Nr. 2820 contestazioni di violazioni al CDS;
Nr. 622 perquisizioni
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E COMUNE
ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA
Qui di seguito si riportano le principali operazioni di P.G. eseguite nel corso
dell’anno 2015.
CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Nelle prime ore del 2 dicembre 2015, in Agrigento, Palermo, Porto Empedocle,
Realmonte, Favara, Cattolica Eraclea e Santa Margherita di Belice, personale delle Squadre
Mobili di Agrigento e di Palermo ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misure
cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta di quella D.D.A., nei
confronti di 13 soggetti ritenuti responsabili del reato di associazione di tipo mafioso,
estorsioni, detenzione illegale di armi da fuoco, delitti aggravati dall’art. 7 D.L.
152/91(operazione “Icaro”).
In particolare, venivano eseguiti nr. 6 provvedimenti di custodia cautelare in
carcere, nr. 3 arresti domiciliari e nr. 4obblighi di presentazione alla P.G.
IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
La Squadra Mobile, unitamente al Servizio Centrale Operativo e alla Squadra
Mobile di Palermo nell’agosto del 2014 iniziava un’indagine, poi conclusasi nel corso del
corrente anno, su un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Nella specie, gli investigatori approfondivano le posizioni
di alcuni immigrati dimoranti in Sicilia che gravitavano attorno ai soggetti indagati ed
arrestati nell’operazione Glauco I del luglio 2014.
Per questa ragione, l’operazione prendeva il nome “Glauco II”, ed infatti
continuava con le stesse modalità investigative della prima indagine, ovvero con una
serrata attività tecnica di intercettazione di comunicazioni telefoniche, servizi tecnicodinamici
effettuati sul territorio, approfondite analisi dei traffici telefonici e delle
numerose transazioni finanziarie effettuate per pagare il costo dei viaggi dei migranti.
Il modus operandi dell’organizzazione stanziata in Sicilia e operante prevalentemente
presso il C.A.R.A. di Mineo era così strutturato: gli immigrati introdotti illegalmente nel
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territorio nazionale, venivano istruiti a sottrarsi, se possibile, alle procedure di
fotosegnalamento e agli accertamenti di rito. In ogni caso, prima della regolarizzazione sul
territorio nazionale, gli immigrati venivano aiutati ad allontanarsi dai rispettivi centri di
accoglienza e quindi illegalmente trasferiti verso il nord Italia e il nord Europa. In
particolare, sono emersi contatti con referenti in Svezia, Germania e altre parti del mondo,
non solo in Europa, che si occupavano della fase finale del viaggio clandestino.
Agli stranieri, quindi, veniva chiesto di versare diverse somme di denaro, il
solitamente direttamente in contanti o tramite il metodo “Hawala”, ovvero con il
versamento di somme di denaro in canali che permettono una agevole movimentazione
come Western Union, Moneygram o, in Italia, ricariche Postepay.
A seguito delle indagini, in data 10 aprile 2015 la Direzione Distrettuale Antimafia –
Procura della Repubblica di Palermo emetteva un provvedimento di fermo di indiziato di
delitto nei confronti di 24 persone, che permetteva la cattura di 20 indagati, mentre gli altri
risultavano irreperibili sul territorio nazionale, in quanto dimoranti ed operanti all’estero,
specificamente in Libia.
Da ultimo, in data 21 dicembre 2015, la Squadra Mobile, unitamente al Servizio
Centrale Operativo e alla Squadra Mobile di Palermo e la Guardia Costiera hanno eseguito
nr. 4 fermi di indiziati di delitto in relazione ai reati di associazione a delinquere
finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata dall’uso delle
armi, nonché altri reati contro la persona. Si tratta dell’esito di complesse indagini che
hanno permesso di ricostruire l’attività di un sodalizio criminale di oltre 14 persone,
prevalentemente operanti in Libia, di nazionalità Maliana, scaturite a seguito di uno
sbarco di quattro gommoni avvenuto tra l’8 e il 9 febbraio 2015. Tali investigazioni hanno
consentito di appurare che il sodalizio criminale organizzava un numero imprecisato di
traversate di migranti a fronte di lauti compensi fino a $ 1500 a testa, di ricostruire l’intera
“scala gerarchica” ed individuare quattro soggetti operanti sul territorio italiano.
(Operazione Zodiac).
Inoltre, dal gennaio del 2015 ad oggi sono state tratte in arresto 78 persone e
denunciate in stato di libertà 26380, per reati concernenti l’immigrazione irregolare.
Nello specifico, sono stati 25 gli “scafisti” sottoposti a fermo di indiziato di delitto,
per il reato di cui all’art. 12 d. lgs 286/98; 20 di questi sono stati effettuati di iniziativa,
mentre gli altri 5 sono stati eseguiti su provvedimento della competente Procura della
Repubblica. Da segnalare che, nel corso di quest’anno, a 4 scafisti sono stati contestati
anche i reati di omicidio e naufragio, poiché nei relativi viaggi si era accertata la morte o la
scomparsa complessivamente di 27 persone circa.
Altri 27 cittadini extracomunitari sono stati denunciati per avere violato il divieto di
reingresso nel territorio nazionale (art. 13, co 13 terd.lgs 286/98); 25 di questi sono stati
arrestati in flagranza di reato.
Sono stati eseguiti 15 ordini di carcerazione nei confronti di altrettanti immigrati
per vari reati che gli stessi avevano già commesso nel territorio dello Stato.
Sono stati denunciati in stato di libertà 9 immigrati per reati concernenti falsità
poste in essere durante la pre-identificazione, 7 di questi per il reato di cui all’art. 495 ter.
Alla Direzione Distrettuale Antimafia – Procura della Repubblica di Palermo sono
state denunciate 10 persone per il reato di tratta di persone. Nello specifico, sono state
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indagati gli organizzatori di viaggi di cittadine nigeriane che sono state condotte nel
territorio dello Stato, con l’inganno, per farle prostituire.
Da segnalare, infine, l’elevato numero di immigrati denunciati ai sensi dell’art. 10
bis del d.lgs. 286/1998, per avere fatto ingresso illegale nel territorio nazionale.
Complessivamente, per il menzionato reato, sono state denunciate 26377.
REATI CONTRO LA PERSONA
Il 25 settembre2015, veniva data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dalla competente Autorità giudiziaria nei confronti di tre cittadini licatesi,
uno dei quali domiciliato in Germania e colpito da Mandato di Arresto Europeo, eseguito
contestualmente, nella città di Colonia (D), dalle Autorità di polizia tedesche.
A carico degli indagati, nel corso di serrate indagini, erano stati raccolti gravi indizi
circa la loro corresponsabilità, in concorso, dell’omicidiodi TRUISI Angelo, avvenuto in
Licata il 2.1.2015, mediante esplosione di colpi d’arma da fuoco, specificatamente un fucile
cal.12; il corpo della vittima era stato, poi, dato alle fiamme e rinvenuto il 21 gennaio
seguente.
L’identificazione del cadavere è stata possibile solo grazie alle successive analisi dei
profili genetici.
Le investigazioni mettevano in luce il contesto sociale entro cui era maturata
l’azione omicidiaria, svelando un giro di sostanze stupefacenti in cui la vittima aveva fatto
ingresso, unitamente a quelli che secondo l’ipotesi accusatoria si sono poi rivelati essere i
suoi assassini.
Il 02 ottobre 2015, veniva tratto in arresto un soggetto per violenza sessuale
continuata in danno della figlia minorenne della propria convivente.
Dalle indagini espletate, di natura tecnica e tradizionale, si accertava che la minore,
dall’età di dieci anni circa, per sette anni, era stata costretta a subire e praticare continui
atti sessuali da parte del proprio patrigno che la ricattava e minacciava qualora la stessa
non avesse dato seguito ai suoi desideri sessuali.
Anche la madre della minore veniva denunciata per avere concorso nei reati
mediante omissione, non essendosi adoperata per far cessare i cennati comportamenti del
convivente.
Dal gennaio 2015, tra le altre, sono state denunciate 2 persone per il reato di
violenza sessuale, 8 per il reato di maltrattamenti in famiglia, 3 persone per il reato di
stalking, rectius atti persecutori, 1 persona per adescamento di minore.
REATI CONTRO IL PATRIMONIO
In data 25 maggio 2015 venivano tratte in arresto 5 persone per rapina aggravata, in
concorso, perpetrata presso l’istituto di credito BANCA NUOVA di Favara.
L’attività svolta a seguito della predetta rapina, ad opera di tre giovani dall’accento
catanese, permetteva di rintracciare i malviventi, mentre si allontanavano dal luogo del
delitto, sulla SS 576–direzione Naro, a bordo di due autovetture.
Le perquisizioni espletate permettevano di rinvenire e sequestrare parte della refurtiva
quantificata in euro 12.722,50.
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ANTIDROGA
Dal mese di gennaio si segnalano 8 arresti in flagranza di reato di detenzione ai fini
di spaccio di sostanza stupefacente, nonché 8 denunce in stato di libertà.
In data 30 marzo2015 si è proceduto all’arresto di un soggetto per detenzione di 1.2
Kg. di cocaina, oltre 13 Kg. di hashish, 144 piante di marijuana, 300 grammi di ketamina
evario munizionamento.
CONTRASTO ALLA FENOMENOLOGIA DELITTUOSA DEI FURTI DI RAME
I dati statistici sui furti di rame consumati in questa provincia, tra il 2014 ed il 2015,
hanno registrato un sensibile decremento, grazie anche alla prosecuzione dei controlli
predisposti da una Squadra interforze appositamente costituita, già dal decorso anno.
Invero, la fenomenologia criminosa interessa numerose aziende erogatrici di servizi
e, in misura rilevante, la società E.N.E.L. Distribuzione S.p.A., che nel primo semestre del
2014 aveva subito sul territorio della provincia agrigentina circa 350 furti con circa 150 Km.
di linee elettriche asportate. I furti di condutture elettriche in rame hanno causato
l’interruzione della fornitura di energia elettrica in diverse località della Provincia creando
disagi alla collettività, con ricadute particolarmente sfavorevoli soprattutto per il settore
dell’agricoltura. Per fronteggiare tale fenomeno, nell’ambito di un’attività coordinata di
pianificazione dell’azione di contrasto, sono stati molto utili alcuni tavoli tecnici tenutesi in
Questura ove sono stati elaborati i piani di intervento in attuazione delle decisioni
precedentemente assunte in sede di Riunioni Tecniche di Coordinamento svoltesi presso la
locale Prefettura. In tali sedi sono stati avviati contatti con i responsabili della sicurezza in
Sicilia delle società RFI (Reti Ferrovie Italiane), Enel e Telecom. L’attività di analisi ha
consentito di elaborare i dati acquisiti concernenti le denunce di furto sporte nonché di
individuare le zone del territorio della Provincia già aggredite e quelle potenzialmente
aggredibili, in quanto ancora dotate di linee o cavi di rame, le quali sono state oggetto di
mirati servizi di controllo del territorio.
Il complesso delle citate attività ha conseguito i risultati sperati con la conferma,
anche nel 2015, del trend in continua diminuzione sia del numero dei furti che dei
quantitativi sottratti, già registrato nell’ultimo semestre del decorso anno 2014.
Al riguardo, si riportano, qui di seguito, i relativi dati statistici relativi al 2015:
Controlli effettuati con la Squadra Interforze
(Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale)
Favara ( 29.09.2015 )
Ravanusa ( 15.04.2015)
Licata (10.03.2015)
Canicattì (24.02.2015)
Cammarata (10.02.2015)
Cianciana (27.01.2015)
Ribera (13.10.2015)
Campobello di Licata (24.03.2015)
Agrigento( 27.05.2015)
Licata (Nov.2015) Beton Mix
Ribera (13.10.2015)
Ravanusa (03.03.2015)
Nr. 12
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Denunciati: in stato di libertà n.13 soggetti per reati vari da ricettazione di rame a
violazionidi vari articoli delD.Lgv. 152/2006 (attivazione di gestione di rifiuti non
autorizzata; gestione di veicoli fuori uso non autorizzata ed altro).
Rame sequestrato: Kg. 790.-
Sanzioni amministrative: n.09 violazioniD.Lgv. 152/2006;
Aree sequestrate: n. 05.-
ATTIVITA’ IN MATERIA DI MISURE DI PREVENZIONE
L’obiettivo, strategicamente imprescindibile, di devitalizzare la criminalità nel suo
potere di accumulare ricchezze è stato perseguito attraverso gli strumenti normativi in
materia di misure di prevenzione patrimoniali
Il Nucleo di lavoro, appositamente costituito e professionalizzato attraverso stage
specifici, tenutisi presso la Sezione Dia ed il Comando provinciale della Guardia di
Finanza di Agrigento, ha inoltrato al Tribunale di Agrigento-SezioneM.P. n. 2 propostedi
sequestro beni, entrambe ancora in istruttoria.
In tale ambito, si è rivelato determinante l’utilizzo di un programma Excel fornito
dall’ufficio MP del Tribunale per raccogliere e rendere facilmente intellegibili i dati tecnici
relativi alla c.d. “sperequazione economica” propedeutica per l’applicazione delle misure
di prevenzione.
Numerosi sono stati i pareri forniti all’Autorità Giudiziaria in relazione alle
richieste di modifica o di revoca di misure di prevenzione personale.
Molte pratiche hanno riguardato il contenzioso in materia di ricorsi proposti contro
i provvedimenti del Questore.
Infine, si è svolta una costante attività di indirizzo nei confronti dei Commissariati
di Pubblica Sicurezza e delle Stazioni dei Carabinieri nella materia della gestione delle
prescrizioni a carico delle persone sottoposte alle varie misure di prevenzione.
L’attività dell’Ufficio Misure di Prevenzione è compendiata nei seguenti dati
statistici relativi all’anno 2015.
PROPROSTE DI MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI 2
PROPOSTE DI MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI 21
AVVISI ORALI EMESSI 216
FOGLIDI VIA OBBLIGATORI EMESSI 58
D.A.SPO EMESSI 10
PROVVEDIMENTI AI SENSI DELL’ART. 75 bis del D.P.R. 309/90 EMESSI 13
AMMONIMENTI PER STALKING EMESSI 10
ATTIVITA’ DELL’UFFICIO ANTIMAFIA.
IMPLEMENTAZIONE DATI E VERIFICA INFORMAZIONI ANTIMAFIA EXD.L.
159/2011
L’ufficio antimafia, nella trattazione delle numerose richieste formulate dalle varie
Prefetture-UTG in tema di rilascio certificazione antimafia ed accesso ai fondi previsti per
le vittime della mafia e del racket delle estorsioni, ha effettuato un certosino lavoro
diesame e di verifica delle informazioni, attingendo, oltre che all’Archivio Generale ed a
quello della locale Squadra Mobile, al c.d. SIDDA (presso la DDA di Palermo, previa
autorizzazione specifica), con il precipuo scopo di fornire al gruppo ispettivo misto
9
(G.I.M.) della locale Prefettura elementi incontrovertibili in ordine alla finalità di
procedere ad informative interdittive (ex DL nr.159/2011) nei confronti di quelle imprese
risultate essere contigue alle organizzazioni mafiose operanti nel contesto della provincia
di Agrigento.
In tale ottica il personale è stato costantemente aggiornato sulle novità giuridiche e
normative della materia.
L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
INFORMAZIONIPER IL”FONDO DI ROTAZIONE ANTIMAFIA”- Legge 512
del 22.12.1999
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INFORMATIVE PER CERTIFICAZIONI ANTIMAFIA – Decr. Leg.vo 159/2011 551
Partecipazione G.I.M. (Gruppo Ispettivo Misto) 5
ATTIVITA’ DELL’UFFICIO MISURE DI SICUREZZA
L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
Sottoposizioni alla misura alternativa della detenzione
domiciliare
53 Di cui 4 con
braccialetto
elettronico
Sottoposizioni all’obbligo di presentazione alla P.G. 23
Obbligo di dimora 7
Libertà Vigilata 19
Libertà Controllata 11
Affidamento in prova 55
Ricovero in casa di Cura 12
ALTRE ATTIVITA’ INFORMATIVE
Notevole è stato il numero di fascicoli trattati nella materia delle informazioni e
pareri resi a varie autorità. In particolare sono state fornite informazioni alle Questure, agli
istituti di pena e soprattutto alle varie magistrature di sorveglianza per l’applicazione e
l’esecuzione delle misure di sicurezza, delle pene accessorie e delle sanzioni sostitutive di
pene. Sono state trattate anche pratiche afferenti alla istruttoria per la concessione della
riabilitazione e delle misure alternative alla detenzione. Sono state, altresì, fornite
informazioni al Dipartimento della pubblica sicurezza nella materia dell’istituto previsto
dall’art. 41 bis della legge n. 354/75. Numerosa corrispondenza con la Prefettura-UTG ha
riguardato la formulazione del parere per il rilascio del nulla osta per il conseguimento
della patente di guida. Sono stati, infine, eseguiti parecchi controlli alle persone sottoposte
a misure di sicurezza, misure cautelari e al regime della detenzione domiciliare.
L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
Informazioni Autorità Giudiziaria 553
Informazioni Istituti di Pena 121
Informazioni alMinistero dell’Interno in tema di applicazione del regime
di cui all’art. 41bisO.P.
15
Informazioni alle Prefetture 27
Informazioni ad uffici di FF.PP 109
10
ARCHIVIO GENERALE. PROCEDURE INFORMATIZZATE.
PROGETTO“TELEMACHUS”
La Questura di Agrigento è la prima Questura d’Italia nel processo di
digitalizzazione degli archivi, in ossequio alle direttive emanate dall’Agenzia per l’Italia
digitale e riprese dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali del Dipartimento della
P.S.
Il progetto, localmente denominato “Telemachus”, permette di digitalizzare, in
entrata ed in uscita, tutti i documenti ed i fascicoli dei vari uffici della Questura e dei
Commissariati distaccati.
In tale quadro, si è avviato un percorso di sensibilizzazione nei confronti di quelle
istituzioni, enti o associazioni, che, scrivendo alla Questura, non adottavano ancora l’uso
della posta elettronica certificata.
In pratica è stata realizzata una sorta di “rivoluzione informatica” che ha consentito
di snellire la burocrazia, di unificare e razionalizzare la protocollazione della posta in
entrata, di facilitare la consultazione e l’inserimento dei dati, riducendo notevolmente la
mole di lavoro dell’Archivio Generale, il cui personale sta provvedendo a scannerizzare ed
immettere nel sistema Mpg-web anche i precedenti atti in formato cartaceo, attraverso la
formazione di fascicoli digitali.
L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi all’anno 2015.
Documenti inserite nel sistema Mpgweb “Telemachus”nel 2015 103.270
Documenti inseriti nel sistema Mpgweb “Telemachus” dall’inizio del
progetto di digitalizzazione
144.466
Atti Protocollati in Entrata e in Uscita MIPG WEB nel 2015 71.923
Atti Protocollati in Entrata e in Uscita MIPG WEB dall’inizio del progetto
di digitalizzazione
103.608
Fascicolidi Archivio anno 2015 33.941
Fascicoli di Archivio dall’inizio del Progetto di digitalizzazione 48.659
ATTIVITA’ DEL GABINETTO PROVINCIALE POLIZIA SCIENTIFICA
L’ufficio ha effettuato attività di supporto tecnico delle investigazioni scientifiche
agli organi investigativi della Questura e dei Commissariati di P.S., attività di sopralluogo
di Polizia Scientifica sulle varie scene del crimine, attività di documentazione video e
fotografica in occasione di specifici servizi di Ordine Pubblico.
Inoltre il Gabinetto ha realizzato una notevolissima attivitàdi fotosegnalamento in
relazione all’esponenziale afflusso di migranti extracomunitari verificatosi nel 2015 a
Lampedusa e sulle coste della provincia.
L’attività è compendiata nei seguenti dati statistici relativi agli interventi
eseguitinell’anno 2015.
TENTATI OMICIDI 1
SUICIDI 3
RINVENIMENTO CADAVERI 7
RAPINE 3
FURTI IN ABITAZIONE 28
FURTI IN NEGOZI / UFFICI 17
TENTATI FURTI 1
11
DANNEGGIAMENTI SU AUTO 3
DANNEGGIAMENTI SU EDIFICI 6
INCENDI SU AUTO 8
INCENDI SU EDIFICI 2
RINVENIMENTO AUTO 2
ANALISI SU SOSTANZE STUPEFACENTI 7
RIPRESE VIDEO/FOTO CERIMONIE UFFICIALI 8
RILIEVI FOTO/VIDEO SERVIZI DI P.G. 30
RIPRESE FOTO/VIDEO SERVIZI DI O.P. 53
INTERV. DI FOTOSEGN. ART. 359 C.P.P. E ART 4 T.U.L.P.S. 49
ESTRAZIONE IMMAGGINI FOTO/VIDEO 24
GESTIONE REPERTI ALTRI UFFICI 35
FOTOSEGNALAMENTI AGRIGENTO
Fotosegnalamenti Ordinari e Reg. Eurodac 2.460
EX.ART 189/02 PERM. SOGG 294
TOTALE 2.754
FOTOSEGNALAMENTI LAMPEDUSA
INGRESSO IRREGOLARE SUL TERRITORIO DELLA COMUNITA’
EUROPEA(REG. EURODAC)
10.638
IMMIGRAZIONE
Con riferimento al fenomeno degli “sbarchi” di migranti, quest’Ufficio ha proceduto
alle attività di tipo amministrativo prevista, con riguardo alla pre-identificazione,
identificazionee successiva valutazione delle relativeposizioni giuridiche individuali.
Alla consueta attività fin qui svolta, nell’ultimo scorcio del 2015, si è aggiunta quella
connessa all’avvio dell’operatività dei primi “Hotspot” e “Hub” italiani, rispettivamente
ubicati a Lampedusa e a Siculiana, nell’ambito delle procedure di relocation a seguito degli
intercorsi accordi al riguardo stipulati in sede U.E.
Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina quest’ufficio ha provveduto
all’emissione di complessivi n.1836 provvedimenti di respingimento e all’esecuzione di nr.
111 espulsioni, di cui n. 25 con accompagnamento coatto alla frontiera.
Per quanto riguarda l’immigrazione regolare, si segnala come, nonostante l’impegno
profuso in relazione all’attività di identificazione dell’enorme numero di stranieri sbarcati
irregolarmente sulle coste, quest’Ufficio abbia anche rilasciato n.4744 permessi di
soggiorno assicurando in tal modo agli interessati il diritto alla regolare permanenza nel
territorio.
Degna di nota è l’attività svolta nei confronti dei richiedenti asilo ospitati nelle
strutture S.P.R.A.R. e nei C.A.S. ubicati nell’ambito della provincia, con l’acquisizione e
trattazione di nr.1890 richieste di protezione internazionale. Tale eccellente e celere attività
ha sortito buoni effetti anche sulla tenuta dell’ordine pubblico nel territorio, in quanto non
vi è stata alcuna manifestazione di protesta legata ai tempi di trattazione delle pratiche di
competenza dell’Ufficio Immigrazione.
Il lavoro svolto dall’Ufficio Immigrazione ha ricevuto favorevoli valutazioni ed il
plauso incondizionato per l’impegno profuso, per l’abilità e rapidità dimostrata
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nell’organizzazione dell’attività di identificazione in occasione degli “sbarchi”, nella
difficilissima organizzazione delle operazioni di rimpatrio e di trasferimento, per l’alto
senso umanitario al quale è stato improntato il rapporto con gli stranieri.
Si segnala, infine, la professionalità e correttezza dimostrate durantetutte le attività di
gestione degli sbarchi sulle coste agrigentine dai mediatori culturali in servizio presso
quest’Ufficio, il cui apporto conoscitivo, senso di umanità e spirito di sacrificio ha
positivamente contribuito al buon esito dell’attività.
MINORI
L’ufficio, in continuità con gli anni passati, ha gestito, tra l’altro, il collocamento
dinr. 1093 minori stranieri non accompagnati presso strutture autorizzate,dandone
comunicazione ex art. 403 C.C., ai servizi sociali territorialmente competenti, alla Procura
della Repubblica dei Minorenni, al Tribunale dei Minorenni ed al Giudice tutelare.
E’, altresì, intervenuto in numerose situazioni di minori in difficoltà.
POLIZIA AMMINISTRATIVA
La Divisione Polizia Amministrativa della Questura, avvalendosi anche della
collaborazione delle corrispondenti Squadre dei Commissariati distaccati ha svolta una
rilevante mole di lavoro, sintetizzabili nei seguenti dati statistici:
Istruttoria per il rilascio della licenza di collezione armi comuni e diarmi
anticheartistiche e rare:nr. 6;
Istruttoria per il rilascio del nulla osta all’acquisto di esplosivi: nr.24;
Istruttoria per il rilascio della licenza per lo sparo di fuochi artificiali: nr.32;
Istruttoria per il rilascio della licenza per l’utilizzo di gas tossici: nr.9;
Sopralluoghi per la verifica dei siti per l’accensione dei fuochi: nr.5;
Controlli in occasione di accensione di fuochi di artificio in centri abitati: nr.3;
Inserimento ed aggiornamento informatico (SDI) e tenuta degli archivi informatici
relative alle pratiche in materia di armi: nr.980;
Controlli amministrativi alle armerie: nr.5;
Trattazione deleghe d’indagine e sub deleghe: nr.2;
Controlli e vigilanza sull’attività degli istituti di vigilanza in Agrigento e provincia in
conformità alla normativa vigente: nr.2;
Controlli esercizi pubblico spettacolo con attività di intrattenimento danzante: nr.10;
Controlli esercizi pubblici : nr. 40;
Controlli ad addetti ai servizi di controllo dei locali pubblici, legge 94/2009 ed il D.M.
di recepimento del 06.10.2009: Nr. 10;
Controlli esercizi pubblici di (tabaccherie, bar e cartolerie) ove sono installati
apparecchi elettronici da gioco appartenenti all’art. 110 T.U.L.P.S.: nr. 20;
Controlli in attività di commercio al minuto e all’ingrosso di oggetti preziosi: nr.10;
Sopralluoghi per il rilascio di licenza per sale pubbliche da gioco: nr.25;
Sopralluoghi per il rilascio di licenza di preziosi: nr.3;
Notifiche provvedimenti amministrativi: nr.35;
Denuncia di acquisto, cessione e cambio di luogo di detenzione di armi e munizioni:
nr.400;
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Licenze di polizia rilasciate: nr. 352;
Provvedimenti di sospensione di licenze di polizia: nr. 5;
Provvedimenti di sospensione di licenze di polizia ex art. 100 TULPA: nr. 2;
Provvedimenti di non accoglimento di licenze di polizia: nr. 33;
Provvedimenti di revoca di licenze di polizia: nr. 1;
Provvedimenti di diffida: nr. 15;
Ricorsi in materia di licenze di polizia: nr. 15.
Passaporti rilasciati: nr. 4600;
Dichiarazioni diaccompagno minori: nr. 300;
Nulla Osta consolari e ad altre Questure: nr. 850
Porto d’armi rilasciati/rinnovati: nr.801;
Dinieghi: nr. 125;
Revoche: nr. 43;
Proposte di divieto di detenzione armi: nr. 59;
Ricorsi in materia di armi: nr. 23.
Nell’ambito dei controlli amministrativi effettuati, sono state segnalate all’Autorità
Giudiziaria nr. 5 persone per reati riguardanti le armi, l’esercizio abusivo di attività
sottoposte a licenza, quali la gestione di sale scommesse, svolgimento di spettacoli e serate
danzanti senza la prescritta licenza, violazioni varie da parte di soggetti titolari di licenze
di polizia, quali la violazione di norme poste a tutela della incolumità e della
tranuillitàpubblica, ecc., mentre sono state elevate nr. 30 sanzioni amministrative.
Sono stati, inoltre, eseguiti nr. 5 sequestri amministrativi.
POLIZIA STRADALE
L’attività delle pattuglie della Polizia Stradale della Sezione di Agrigento, compresi i
distaccamenti di Canicattì e di Sciacca, è stata caratterizzata, come di consueto, dalla
presenza costante ed ininterrotta sulle strade della Provincia allo scopo di prevenire
qualsivoglia illecito e soprattutto garantire una più efficace e premurosa assistenza agli
utenti.
Nell’anno2014sono state elevate in totale nr.12825 infrazioni, di cui nr. 938perla
mancata copertura assicurativae nr. 1962perla mancata revisione.
Sono stati rilevati nr. 75incidenti di cui nr. 26 con danni a cose, nr.74 con nr. 137 feriti
e nr.5mortali con nr. 5persone decedute.
Per quando riguarda l’Attività di Polizia Giudiziaria, sono stati rilevati nr. 152 reati,
denunciate nr. 114 persone per guida in stato di ebbrezza, di cui nr. 1 arrestata in flagranza
di reato e nr. 2 soggetti denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Nel mese di settembre 2015, sono state denunciati nr. 6 soggetti, di cui nr. 4 agenti
assicurativi, per i reati di falso e truffa, a seguito di un’indagine che ha permesso di
appurare l’esistenza di nr. 100 false polizze assicurative.
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POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI
La sezione di Agrigento della Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel corso
dell’anno corrente, ha effettuato le seguenti attività:
FASCICOLI TRATTATATI 197
DI CUI DENUNCE 151
DI CUI DELEGHE 46
PERSONE DENUNCIATE 13
PEDOFILIA 2
TRUFFA 5
FRODE INFORMATICA 2
DIFFAMAZIONE 3
MINACCE 1
ATTI PERSECUTORI 1
FALSI IN ASSEGNI 1
POLIZIA FERROVIARIA
La Polizia Ferroviaria del Posti Fissi di Agrigento e Canicattì, nel corso dell’anno
corrente, ha effettuato le seguenti attività:
Persone Identificate: nr. 665di cui nr. 140 con precedenti penali;
Veicoli controllati nr.70 di cui contravvenzionati al C.d.S. e R.P.F. nr. 25;
Servizi di controllo e vigilanza sulle tratte ferroviarie di competenza nr. 101;
Servizi di controllo e vigilanza Stazioni di competenza nr.493;
Servizi di scorte treni sui treni di competenza nr.164;
Denunce varie presentate nr.18;
Persone denunciate nr. 4;
Persone arrestate nr. 2;
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DATI STATISTICI
Rilevazione statistica concernente l’attività svolta dalla Polizia di Stato nel 2015
raffrontata con il 2014
( Arresti e denunce per tipologie delittuose più gravi)
ARRESTI DENUNCE
ANNO 2015 ANNO 2014 ANNO 2015 ANNO2014
Omicidi 2 / / /
T. omicidi 3 5 / /
Lesioni dolose 4 6 72 70
Violenze sessuali 7 5 3 3
Furti 21 20 59 36
Furti di rame 5 7 7 3
Rapine 14 9 5 3
Ricettazione 3 1 30 28
Estorsioni 6 2 1 1
Usura 2 2 / /
Associazione per
delinquere
18 19 / 3
Associazione di
tipo mafioso
14 / / /
Stupefacenti 18 25 28 14
Danneggiamenti 2 3 25 43
Danneggiamenti
seguiti da incendi
/ 1 / /
Sfruttamento
prostituzione
/ 7 / /
Favoreggiament
o immigrazione
clandestina
45 18 / /
Truffe 5 4 24 29
Altri reati 48 55 461 440
Totale 217 192 715 841
16
Reati 2015 2014
Differenza
percentuale
Omicidi 5 4 20,00%
Tentati omicidi 18 15 16,67%
Lesioni dolose 506 530 -4,74%
Violenze sessuali 23 21 8,70%
Furti 4232 5690 -34,45%
Furti con strappo 66 103 -56,06%
Furti con destrezza 133 157 -18,05%
Furti in abitazioni 830 986 -18,80%
furti in esercizi commerciali 197 204 -3,55%
0,00%
furti di autovetture 241 307 -27,39%
Furti su auto in sosta 298 343 -15,10%
Furti di opere d’arte e materiale
archeologico 14 12 14,29%
Furti di ciclomotorii 221 189 14,48%
Ricettazione 107 166 -55,14%
Rapine 82 116 -41,46%
Rapine in abitazione 18 16 11,11%
Rapine in banca 4 14 -250,00%
Rapine in uffici postali 6 5 16,67%
Rapine in danno di distributori di carburanti 5 5 0,00%
Rapine in esercizi commerciali 12 13 -8,33%
Rapine in danno di autotrasportatori 1 2 -100,00%
Rapine sulla pubblica via 26 30 -15,38%
Estorsioni 51 46 9,80%
Usura 5 4 20,00%
Truffe e frodi informatiche 580 523 9,83%
Danneggiamenti seguiti da incendio 185 221 -19,46%
Danneggiamenti 1198 1338 -11,69%
Minacce 766 772 -0,78%