Trovo stravagante se non addirittura divertente il tono della replica del primo cittadino, che nel nominarmi sembra non ricordarsi che questo intraprendente genitore da diversi anni attraverso questa testata di cui è cofondatore , ha segnalato, denunciato e indicato soluzioni a problemi che spesso si fa finta di non vedere. Qualora si volesse avere nota di quanto fin qui esposto, basta scorrere le decine e decine di articoli posti nella mia rubrica “ sassolini nella scarpa” per scoprire che questo intraprendente genitore è stato intraprendente automobilista nel denunciare, pericoli come il dissesto della strada dell’entrata sud di canicattì, semafori pericolanti,
posteggi dei portatori di handicap abusivamente occupati, condizioni igienico sanitarie improponibili e potrei continuare per molto tempo a fare questo elenco, ma voglio lasciare il piacere ai nostri lettori e dare loro lo stimolo per rivedere tutti i miei articoli in archivio. Come se non bastasse, questo intraprendente genitore ha portato all’attenzione la chilometrica inferriata di Via Onorevole Giglia da anni abbandonata a se stessa, ma sfondata da più parti a causa dei tanti incidenti, danni pagati dalle assicurazione i cui soldi giacevano non si sa dove. E’ stato questo intraprendente genitore a sollevare il caso e sempre a causa della mia intraprendenza ho suggerito a questa amministrazione di fare rendere utili i tanti extra comunitari che sono presenti in questa nostra città magari coinvolgendoli nella pitturazione dell’inferriata mai pittura da quando è stata realizzata ( iniziativa poi realizzata dal sindaco di Brescia Agrigento e Naro ).
Sempre a proposito di intraprendenza, è mia la segnalazione del rifacimento del marciapiede adiacente la scuola De Amicis che versava in condizioni a dir poco vergognose, per il giorno dell’apertura della scuola. Sono stato io con la mia intraprendenza a plaudire al suo immediato intervento ( nella foto l’intraprendente genitore con sindaco e assessore), non sottolineando il fatto che sarebbe stato più naturale, che chi viene pagato profumatamente per osservare i disservizi e i problemi di questa città lo facesse.
E come non fare caso alla quantità di intraprendenza profusa per segnalare più volte azioni di vandalismo nella neo zona artigianale. Se ad oggi continua ad essere fruita dai tanti running canicattinesi forse è anche merito di questo intraprendente genitore che oltre che con i suoi articoli anche con personali telefonate al sig Sindaco, segnalava la rimozione dei blocchi, o altri gravi fatti di vandalismo.
Come vede caro signor sindaco io sono intraprendente di natura, è un mio vezzo, non riesco a farne a meno, neanche quando ho donato alla sua amministrazione lo spot pubblicitario per sensibilizzare la cittadinanza a mantenere pulita la città ( Titolo :io non sono come lui) di cui ho realizzato la sceneggiatura, regia e grafica a titolo assolutamente gratuito. Dice bene Lei o chi per lei a definirmi intraprendente.
Anche l’attenzionare la situazione di inaccettabile vivibilità della via De Gasperi è frutto della mia intraprendenza, compreso l’articolo dove denunciavo il passaggio dei camion della spazzatura durante gli orari di entrata a scuola, la quasi totale cancellazione delle strisce dei posti per i portatori di handicap piuttosto che abusi da parte di automobilisti indisciplinati.
E’ sempre la mia intraprendenza che le ha sottoposto una soluzione indolore per tutti, per la via in questione, soluzione realizzabile nel giro di poche ore e che oramai si trascina da diversi mesi. Ho lavorato più io in tutti questi anni per la sua amministrazione che tanti di quelli che sono profumatamente pagati e tenuti a farlo.
La mia intraprendenza nei paesi civili viene chiamata senso civico, responsabilità di cittadino quello stesso cittadino che butta la spazzatura negli orari previsti dalla legge, che non parcheggia sulle striscie pedonali, che non occupa i posti dei portatori di handicap che denuncia anche a rischio della propria incolumità irregolarità e sorprusi.
Avrà forse dimenticato i miei articoli di plauso tutte le volte che lei è prontamente intervenuto? Mi sono preso da un nostro lettore anche il titolo di “sbracciatore” Lo ricorda? Ricorda forse se la testata che io rappresento ha mai chiesto oboli appagatori in cambio di articoli accondiscendenti? Ricorderà anche che alla vostra legittima richiesta di un preventivo per avere un banner sulla nostra testata, io personalmente ho risposto che qualsiasi comunicazione che l’amministrazione intende fare per la collettività non deve essere sottoposta ad alcun costo e lo avremmo fatto volentieri e gratuitamente? ( vi erano dei suoi collaboratori che possono testimoniare). Detto questo, nella sua replica leggo solo tempo al futuro, “il cancello lo faremo, la viabilità ci stiamo pensando, la palestra ci stiamo lavorando”. La pensellina invece di cui prendente le distanze è la stessa di cui vi prendete la paternità nell’articolo a quattro colonne o forse è un’altra? Per dare possibilità ai nostri lettori allego l’articolo in questione in pdf affinché lo possano leggere integralmente.
Dovrà riconoscere che le frasi utilizzate nella sua missiva “ è semplice criticare” “cattiva fede” etc etc non trovano riscontro nel mio modus operandi
Come vede la deontologia di questa nostra testata ci impone di garantire l’informazione da qualsiasi parte provenga, anche se critica nei nostri confronti. Accettare la critica e declinarla come stimolo a fare meglio è appannaggio delle persone intraprendenti e di buona volontà.
In ultimo Caro Sig Sindaco, avendo il piacere di conoscerla bene e di essermi confrontato con Lei quasi quotidianamente a proposito di possibili soluzioni per problemi che insistono nella nostra città, Le confesso che non credo che la replica rivoltami sia stata scritta da Lei, non tanto per lo stile della scrittura, che lo trovo sinceramente quasi uguale al suo, ma per l’assenza di onestà intellettuale che vi è nel contenuto, ed io riconoscendoLe grande onestà intellettuale insieme ad un innato pragmatismo, mi permetto di darle un consiglio caro e personale: eviti i cattivi consiglieri, coloro che non essendo capaci di fare si preoccupano che anche altri non facciano.
Come vede Caro sig. Sindaco “tra il dire e il fare” c’è di mezzo l’intraprendenza. Ad Maiora
Cesare Sciabarrà