palloneOggi parleremo di occasioni mancate, di programmazione, di prospettiva. Ogni amministrazione che si rispetti oltre che occuparsi dell’ordinario, si occupa della individuazione di bandi e finanziamenti per il miglioramento e la realizzazione di nuove strutture. La tanto vituperata Europa in questo caso ci torna utile. Sono europei tantissimi finanziamenti che consentono alle amministrazioni di realizzare o mettere a norma le proprie strutture. Ogni amministrazione normalmente ha persone che come dei segugi debbono individuare, captare, scovare tutte le forma di finanziamento possibili e percorribili. Immaginiamo ad esempio un comune qualsiasi che ha uno stadio fatiscente, completamente fuori norma, che non rispetta alcun criterio di sicurezza e magari è ubicato all’interno della propria città, dove magari un tempo insisteva la periferia. Quale condizione migliore di questa per individuare uno dei tanti finanziamenti che negli ultimi dieci anni sono stati disponibili?
Volete un esempio fresco, fresco?
Leggetevi questo:
Impianti sportivi: finanziamenti a fondo perduto per costruzione, ristrutturazione, adeguamento e messa a norma
Il dipartimento degli Affari Regionali, del Turismo e lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha attivato un fondo da 18 milioni di euro per realizzare, ristrutturare, rifunzionalizzare e mettere a norma impianti sportivi.

DESTINATARI


Il Fondo e’ destinato al finanziamento a fondo perduto di progetti per la realizzazione di nuovi impianti sportivi ovvero per la ristrutturazione, l’adeguamento funzionale e la messa a norma di impianti gia’ in essere.

 

IMPORTO FINANZIATI

Il massimo finanziamento attribuibile a ciascun progetto è così suddiviso:

–       per importi fino ad euro 100.000 sara’ pari al 100% del costo complessivo dell’intervento;

–       per importi compresi tra euro 100.000 ed euro 600.000 non potra’ superare la somma di euro 100.000 piu’ il 76% della quota eccedente euro 100.000;

–       per importi compresi tra euro 600.000 ed euro 1.000.000 non potra’ superare la somma di euro 480.000 piu’ il 30% della quota eccedente euro 600.000;

–       per importi compresi tra euro 1.000.000 ed euro 1.500.000 non potra’ superare la somma di euro 600.000 piu’ il 20% della quota eccedente euro 1.000.000;

–       per importi superiori ad euro 1.500.00 non potra’ superare la somma di euro 700.000 piu’ il 10% della quota eccedente euro 1.500.000.

Il costo del progetto si intende comprensivo delle spese di progettazione, direzione lavori e relativi oneri accessori,  IVA compresa.

 

BENEFICIARI

Legittimati a presentare i progetti e la relativa domanda di accesso sono soggetti pubblici o enti che svolgono esclusivamente attivita’ senza scopo di lucro e con finalita’ di promozione sportiva e di utilita’ sociale, ed in particolare:

a) enti pubblici territoriali e altre amministrazioni pubbliche;

b) federazioni sportive nazionali riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (C.O.N.I.);

c) associazioni e societa’ sportive dilettantistiche iscritte nel registro del C.O.N.I.;

d) discipline sportive associate, riconosciute dal C.O.N.I.;

e) enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I.;

f) associazioni e fondazioni, anche a carattere religioso, che svolgano attivita’ di promozione  sportiva senza fini di lucro.

 

CRITERI DI PRIORITA’

Ai fini della selezione dei progetti ammissibili alla ripartizione del Fondo viene elaborata una graduatoria attribuendo a ciascun progetto, un punteggio totale ottenuto sulla base dei criteri e delle specifiche sotto indicate:

a) progetti destinati alla costruzione/completamento e/o alla ristrutturazione/messa a norma di strutture ubicate nelle regioni in cui la disponibilita’ di impianti per cittadinanza risulti inferiore alla media nazionale sulla base di dati oggettivi forniti dal C.O.N.I. (punti 30);

b) progetti destinati alla costruzione/completamento e/o alla ristrutturazione/messa a norma di impianti al servizio di scuole e universita’ (punti 40);

c) progetti destinati alla costruzione/completamento e/o alla ristrutturazione/messa a norma di strutture ubicate in territori colpiti da calamita’ naturali negli ultimi dieci anni (punti 30);

d) progetti destinati alla costruzione/completamento e/o alla ristrutturazione/messa a norma di strutture adibite alla pratica di discipline sportive la cui diffusione, sulla base di dati forniti dal C.O.N.I., risulti in costante aumento negli ultimi cinque anni (20 punti).

 

Viene attribuito un ulteriore punteggio ai progetti:

a) aventi carattere di polifunzionalita’, intesa come possibilita’ di utilizzare la struttura per sport molteplici, nonche’ di ospitare attivita’ culturali, educative, ricreative e di aggregazione sociale;

b) che valorizzino la componente privata del progetto;

c) che interessino strutture ubicate nelle aree periferiche e dell’hinterland di citta’ con popolazione superiore ai 200.000 abitanti;

d) che prevedano forme di utilizzo delle energie rinnovabili e la cui qualita’, in termini di accesso e comfort degli atleti nell’utilizzo delle strutture, risulti comprovata da elementi oggettivi forniti dal C.O.N.I.;

e) destinati alla ristrutturazione/messa a norma di strutture di particolare interesse storico.

La domanda di accesso al finanziamento a fondo perduto deve essere inviata con modalità elettronica entro l’11 giugno 2013. Attenzione negli ultimi anni ci sono stati altri bandi con queste finalità sia generici per tutte le regioni italiane che specifici, per ogni singola regione.

Peccato siamo già nel 2016 Game over.

Fonte :http://www.sviluppocampaniaeuropa.it/campaniaeuropa/impianti-sportivi-finanziamenti-a-fondo-perduto-per-costruzione-ristrutturazione-adeguamento-e-messa-a-norma.html

E’ anche vero però che spesso si individuano bandi più ecclesiastici, per le cosiddette cattedrali nel deserto, qualche esempio?

Ad maiora

Cesare Sciabarrà