Delia come luogo della memoria culturale. Si potrebbe interpretare così la recente decisione del sindaco Gianfilippo Bancheri di collocare delle pietre nel centro urbano che mostrano scolpite alcune frasi celebri.

Un “luogo della memoria”, tuttavia, più ideale che reale. Costruito sulla base di un itinerario definito, appunto, dalle frasi di personaggi della cultura, scelte dopo un sondaggio cittadino promosso dal sindaco su Facebook.


La prima pietra è stata collocata nella piazza Madrice, nel cuore del centro storico di Delia. Mostra una frase di Charlie Chaplin: <<Bisogna sempre avere il coraggio delle proprie idee e non temere le conseguenze perché l’uomo è libero solo quando può esprimere il proprio pensiero senza piegarsi ai condizionamenti>>.

Frasi come questa, al di là della loro funzione decorativa, danno il senso di marcia non solo di un’amministrazione comunale ma anche di un’intera comunità.

Non un fatto storico troverà il passante. Non “luoghi” reali e simbolici, monumentali legati al paesaggio, secondo la definizione di Pierre Nora in “Les Lieux de Mémoire”.

Piuttosto viene mostrata una visione comune, questa sì di un luogo. Una visione nata dal patto tacito tra chi gestisce la cosa pubblica e i cittadini e che ogni giorno ha modo di alimentarsi e di crescere in un contesto di <<democrazia partecipata>> come ha detto il primo cittadino.

Richiamando alla memoria alcuni concetti come la libertà o il dovere si tengono in vita il senso di appartenenza di una società e i suoi principi fondamentali.

Si tratta in fin dei conti di un processo semplice ma che serve a definire e a rafforzare l’identità culturale di un territorio e dei suoi abitanti.

In questo senso quella dell’amministrazione comunale è una scelta politica innovativa, apprezzabile e condivisibile e che porta un contributo alla discussione attuale sui luoghi della memoria.