Sabato 17 dicembre, nella sede del’’Athena Club, numerose socie ed i loro familiari, hanno avuto l’opportunità di assistere al concerto di Nonò Salamone, l’ultimo cantastorie di Sicilia.
Un appuntamento fortemente voluto, infatti già alcuni anni addietro l’Athena Club aveva avuto il piacere di ospitare l’artista di Sutera, il quale si era esibito in quello che è indubbiamente stato un concerto a dir poco “ speciale ”.
Una figura, quella del cantastorie, tradizionalmente legata alla letteratura orale ed alla cultura del folklore siciliano. Un artista, un poeta ambulante, che spesso rielaborava avvenimenti e fatti del tempo, così da farli entrare a far parte del bagaglio culturale di una comunità.
La figura del cantastorie ha origini lontane, dagli “ aedi “ ai “ rapsodi “ greci, dai giullari ai menestrelli medievali, dai ” bardi celtici ” ai “ trovieri ” provenzali.
Uno dei filoni più importanti del repertorio dei cantastorie era costituito dalle “ chansons de geste “, i poemi epici della Francia medievale, ricoprendo un importante ruolo di mediatori culturali e rendendo accessibile il mondo della letteratura colta alla massa della popolazione, perlopiù analfabeta. Anche vite di santi e leggende sacre, storie d’amore tragiche ed imprese di famosi banditi venivano messe in versi e declamate.
Un sentito ringraziamento a Nonò, il quale con le poesie musicate: “ La storia di Santa Rosalia“, “ Lu trenu di lu suli “, “ Vitti na crozza “, “ U pisci spada ”, ecc.., nonostante il nostro vivere nell’era delle comunicazioni multimediali e del web, è riuscito ad emozionare ed a riportare tutti i presenti indietro nel tempo.
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