Nel 1973, all’età di appena venti anni, nel corso del ricovero presso il vecchio ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, una giovane agrigentina V. A., veniva sottoposta ad una trasfusione di sangue poi rivelatosi infetto da virus dell’Epatite C. Nel corso degli anni il virus, dapprima silente, si è manifestato con tutta la sua virulenza determinando la comparsa di cirrosi epatica prima e di tumore multifocale al fegato poi. Dopo diversi anni di sofferenza, fatta di continui ricoveri ospedalieri anche fuori sede, l’agrigentina è deceduta a causa del sopravvenuto tumore al fegato. I familiari, il marito e tre figli, hanno quindi intrapreso innanzi al Tribunale di Palermo, con l’assistenza degli avv. Angelo Farruggia e Annalisa Russello del Foro di Agrigento, una causa civile contro il Ministero della Salute.