Quattro sacerdoti hanno concelebrato una messa dedicata a Carlo Paolo Bracco, il 33enne narese scomparso tre giorni fa nelle acque del Lago Albano di Castel Gandolfo.

Tra i fedeli anche cugini e amici del giovane che si sono riuniti per pregare affinché sia restituito alla famiglia almeno il corpo su cui piangere.

Nella sagrestia della Chiesa Madre di Naro a fine celebrazione c’erano alcuni parenti che si sono appellati ai giornali affinché le ricerche continuino. A parlare a nome di tutti la cugina Gera, avvocato, che om lacrime ha più volte ribadito l’appello.

Ai castelli romani, invece, la mamma, il papà, il fratello e la cognata di Carlo che dal giorno del loro arrivo nella Capitale non si sono mai allontanati dalla spiaggia fi quel maledetto Lago che ha stravolto e sconvolto la loro vita per sempre.

Carlo abitava a Roma nel quartiere est di Colleverde e lavorava come elettricista. Era tornato a Naro nel periodo della festa del Patrono San Calogero e a bordo della sua bici ogni giorno girava la città intera insieme agli amici più cari e alla cugina che oggi non riesce ancora a credere al triste accaduto.

Era andato a Castel Gandolfo per passare una giornata con il fratello Antonino e la cognata, arrivati a Roma da Parma dove lavorano.

Il Sindaco di Naro Maria Grazia Brandara si è subito messa in contatto con il Sindaco di Castel Gandolfo Milva Monachesi che ha assicurato la sua piena disponibilità nell’aiutare la famiglia Bracco.

Il Sindaco di Naro Maria Grazia Brandara di stringe attorno al dolore della famiglia del giovane Carlo, scomparso nelle acque del lago di Castel Gandolfo.
In queste ore stiamo vivendo una tragedia.
La scomparsa del nostro concittadino Carlo nel lago di Castel Gandolfo ci fa molto male. 
Io e l’intera amministrazione ci stringiamo attorno al dolore della famiglia Bracco in questo difficile e maledetto momento. Ho avuto il piacere di conoscerlo e lo ricordo con tanto affetto per il suo garbo e per la sua gentilezza.
Pregherò insieme ai miei concittadini”