Le immagini che vedrete nel video allegato a questo breve articolo, non hanno bisogno alcuna descrizione. Il paesaggio è quasi surreale, una sorta di day after che da l’idea della violenza con cui oggi il nostro territorio viene trattato. Siamo in contrada Cazzola. Siamo stati spesso a fare servizi in quella contrada per denunciare quella che da li a poco sarebbe diventata una vera discarica. A seguito dei nostri numerosi servizi  e reportage che hanno fatto ben vedere lo stato dei luoghi il 19  novembre 2020 i Carabinieri della Stazione di Canicattì e del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati in materia ambientale disposti dal Comando Provinciale di Agrigento, disponevano il sequestro del l’area di Contrada Cazzola, che si estende dal territorio di Canicattì.

Durante tutto questo lungo periodo un silenzio assordante e un’indifferenza disarmante da parte dell’amministrazione, che non si mai pronunciata sulle condizioni della contrada , non ha mai provveduto  ancor prima che venisse messa sotto sequestro né alla ripulitura dei luoghi né all’istallazione di videocamere per individuare e colpire i trasgressori. In compenso hanno utilizzato telecamere discutibili che continuano a inquadrare in maniera abusiva e arbitraria parti di paese  in barba a tutte le normative vigenti in materia di privacy. Noi siamo ritornati in contrada Cazzona, nulla è cambiato se non peggiorato . I trasgressori continuano a frequentarla con la stessa frequenza con cui un giocatore incallito frequenta un casinò. Non abbiamo volutotogliere spazio alle parole, per darlo alle immagini. Amianto, rifiuti di ogni genere compresi il corpo di un povero cane morto e tanto altro. Una contrada ai piedi di una vecchia tenuta nobiliare oggi ridotta a una discarica, sotto sequestro ma sempre discarica è. Buona visione ( si fa per dire)