Una bottiglia con del liquido infiammabile è stata rinvenuta all’ingresso di un negozio di frutta e verdura in via Mazzini, a Licata. La molotov è stata data alle fiamme ma, oltre all’annerimento della saracinesca, non si registrano particolari danni.

Appare chiara, però, la natura intimidatoria del gesto. Anche alla luce del fatto che il titolare dell’attività commerciale è parente di uno dei principali indagati della maxi operazione Hybris, eseguita negli scorsi giorni dalla squadra mobile di Agrigento, che ha portato all’arresto di venticinque persone e svelato un vasto traffico di stupefacenti a Licata.

Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato guidati dal vicequestore Cesare Castelli. La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Al via le indagini per risalire ai responsabili e ricostruire la dinamica. Un aiuto potrebbe arrivare da eventuali telecamere presenti in zona.