La quarta sezione civile del tribunale di Palermo, presieduta dal giudice Giovanni D’Antoni, ha disposto l’ammissione degli ex commissari di Girigenti Acque al passivo del patrimonio della società (oggi fallita) che per anni si è occupata del servizio idrico in provincia di Agrigento. Il collegio di giudici, accogliendo l’opposizione avanzata dall’avvocato Vincenzo Meli, ha così riconosciuto a Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell’Aira un credito vantato nei confronti dell’ex colosso idrico. Al primo toccheranno quasi 20 mila euro mentre al secondo oltre 7 mila euro. Il tribunale ha altresì condannato la Curatela fallimentare di Girgenti Acque al pagamento delle spese processuali quantificate in circa 6 mila euro.

La vicenda riguarda la richiesta avanzata dai due ex commissari straordinari della società, nominati dal Prefetto di Agrigento, del riconoscimento di alcuni crediti maturati per lo svolgimento dell’incarico. I due commissari prefettizi si erano opposti ad una prima decisione del giudice che lo scorso gennaio aveva rigettato la richiesta. La Curatela fallimentare, al fine di neutralizzare le pretese di Venuti e Dell’Aira, aveva formulato un’eccezione di inadempimento e, in subordine, un’eccezione di compensazione. In sostanza, la Curatela sosteneva di non dover riconoscere alcun credito ai due ex commissari per condotte negligenti che avrebbero tenuto nell’esercizio delle loro funzioni e, in particolare, l’aver violato l’obbligo di dar vita a due gestioni separate dell’impresa e nell’aver proseguito l’attività in presenza della causa di scioglimento.


Per il tribunale di Palermo “va escluso il carattere sinallagmatico del rapporto intercorso tra la società fallita ed i commissari straordinari i quali hanno svolto il proprio incarico non in esecuzione di un contratto a prestazioni corrispettive stipulato con Girgenti Acque bensì in forza dei decreti di nomina adottati dal Prefetto di Agrigento. Per questo motivo i giudici della quarta sezione civile hanno ritenuto “pacifica la sussistenza dei crediti” e “infondata” l’eccezione proposta dalla Curatela e per tale motivo ha disposto che Venuti e Dell’Aira vengano ammessi al passivo del patrimonio della società in prededuazione (detrazione preventiva di una determinata somma da un dato ammontare prima di operare su questo successive operazioni contabili) per le spettanze relative al periodo successivo alla dichiarazione di insolvenza di Girgenti Acque e in privilegio (quando si vantano crediti assistiti da prelazione) per quelle maturate anteriormente.