Narrazione ma allo stesso tempo libertà, trama ben definita e opportunità di cambiare, di aprire nuovi scenari, di scegliere un’altra strada. È lo storytelling interattivo, la tecnica che promette di cambiare il mondo dell’intrattenimento.

Dimenticate la visione tradizionale, quella fatta da un pubblico passivo, seduto sul divano e incantato davanti allo schermo. E dimenticate anche le classiche lezioni di storia, quelle fatte sul libro oppure davanti alla LIM. C’è una tecnica di narrazione che propone di cambiare le regole, di trasformare lo spettatore, di dargli un ruolo attivo. È lo storytelling interattivo, una strategia in cui gli utenti diventano parte integrante della storia che stanno guardando, ascoltando o giocando. E possono modificarne la trama, gli ordini degli eventi, il finale.

Vediamo più da vicino in che modo tutto questo è possibile, guardando tre settori, due molto simili e l’altro completamente diverso.

Un esempio dal mondo delle serie tv: Black Mirror

Per spiegare meglio di cosa si tratta possiamo prendere un esempio lampante, forse il più iconico: la puntata di Black Mirror: Bandersnatch, serie tv del 2018 diretta da David Slade e interpretata da Fionn Whitehead e Will Poulter. Si tratta di un vero e proprio episodio interattivo, dove lo spettatore compie scelte per il protagonista, influenzando l’evoluzione della storia e conducendo a finali multipli. Per farlo basta scegliere con il telecomando, ogni volta che viene posta una domanda su come andrà un particolare evento oppure un’azione. Un format di questo tipo ovviamente va a stimolare il coinvolgimento e crea un’esperienza personalizzata, dove ogni decisione può cambiare completamente l’esito della trama.

Stessa cosa fatta da You vs. Wild, serie del 2019 con Bear Grylls, una serie in cui lo spettatore decide le mosse del protagonista durante le sue avventure di sopravvivenza, oppure in Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs il Reverendo, disponibile su Netflix, dove lo spettatore può decidere le mosse di Ellie Kemper, Jane Krakowski e Daniel Radcliffe, l’attore di Harry Potter.

Un’esperienza videoludica diversa

Stessa cosa avviene nel mondo del gaming, come hanno dimostrato i videogame della serie di The Walking Dead, prodotto dalla Telltale Games, dove le decisione del giocatore influenzano direttamente il percorso della storia. Stessa scelta fatta dalla software house di Pragmatic Play, che ha sviluppato slot machine in cui lo storytelling interattivo permette agli utenti un’esperienza di gioco personalizzata, modellata in tempo reale sulle loro scelte. È quello che avviene in titoli come Gates of Olympus, Queen of Gods, Big Bass Crash o Big Juan, dove grazie alla combinazione di IA generativa e tecniche di machine learning, si riesce a proporre contenuti dinamici e su misura.

L’interesse del mondo della scuola

Anche in ambito scolastico lo storytelling interattivo diventa una strategia innovativa per rendere più coinvolgente l’apprendimento delle materie, come ad esempio della storia. Con narrazioni multimediali, come immagini interattive e video, gli studenti possono esplorare eventi storici da prospettive nuove e immersive. “La possibilità di “vivere storie nella storia” consente di rivisitare eventi da prospettive non tradizionali, esplorandoli attraverso punti di vista differenti e, talvolta, anche immaginari – ha spiegato in questo video su Youtube l’esperto Luca Montanari, docente e scrittore – Questo approccio permette di immaginare e raccontare come una persona di una determinata epoca potrebbe aver vissuto quegli eventi, rendendo l’esperienza storica più immersiva e coinvolgente per gli studenti”.

Un approccio che tra i banchi di scuola stimola il senso critico e invita a riflettere sul passato. Una strategia che stimola la partecipazione e le emozioni degli spettatori per quanto riguarda il piccolo e il grande schermo o che crea nuove opportunità in un videogame. Una nuova frontiera della narrazione, che sembra arrivare dal futuro.