Nove anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale del consuocero Mario Vincenzo Lauricella, meccanico sessantenne travolto con un’auto, e le lesioni personali ai danni della futura nuora. Lo ha stabilito la seconda sezione della Corte di assise di appello di Palermo, presieduta dal giudice Angelo Pellino, nei confronti di Luigi Lalomia, 79 anni, pensionato di Canicattì (difeso dall’avvocato Calogero Meli). La pena inflitta, dunque, viene ridotta di quasi cinque anni rispetto al primo grado di giudizio quando Lalomia venne condannato a 14 anni e 6 mesi di carcere. La Corte di assise di appello, infatti, ha escluso le aggravanti dei futili motivi e dell’aver approfittato di circostanze tali da ostacolare la privata difesa. Confermata nel resto la sentenza.