A Naro, il Castello medievale è al centro dell’attenzione dopo che la Giunta comunale ha approvato una delibera per l’acquisto di un terminale di biglietteria automatica, necessario per introdurre il pagamento dell’ingresso ai visitatori.

L’interrogazione del consigliere Barberi


Il consigliere comunale Roberto Enzo Barberi ha sollevato dubbi sulla legittimità dell’atto, presentando un’interrogazione in cui evidenzia che la scelta della ditta fornitrice non spetta alla Giunta, ma agli organi gestionali del Comune, ovvero agli uffici e ai dirigenti.

La separazione tra politica e gestione amministrativa

Barberi ricorda che, da circa 35 anni, la normativa distingue nettamente tra funzioni politiche e gestionali: le prime, di indirizzo e controllo, spettano a Sindaco, Giunta e Consiglio comunale; le seconde, tra cui l’affidamento di forniture e servizi, sono invece di competenza dei dirigenti. Il consigliere chiede dunque al sindaco Dalacchi se fosse consapevole di questa distinzione prima di procedere con la delibera che individua la ditta “I Ticket” come fornitore del sistema di biglietteria automatica.

Incoerenza con il regolamento comunale

Oltre alla questione procedurale, Barberi sottolinea un’incongruenza con il regolamento comunale già approvato per l’utilizzo del Castello Chiaramontano. Secondo tale regolamento, il pagamento del biglietto d’ingresso deve avvenire tramite bollettari madre e figlia, bollati dall’Ufficio di Ragioneria, escludendo quindi l’utilizzo di un sistema automatizzato. Il consigliere si chiede perché l’amministrazione abbia prima adottato un regolamento con queste disposizioni e poi deliberato l’acquisto di un terminale automatico.

La questione delle tariffe d’ingresso

Barberi contesta anche la rapidità con cui la Giunta ha agito, evidenziando che, prima di tutto, sarebbe stato necessario stabilire l’importo del biglietto d’ingresso, come previsto dall’articolo 10 del regolamento comunale. Questo articolo stabilisce che la tariffa deve essere determinata dalla Giunta con un’apposita delibera, da sottoporre successivamente all’approvazione del Consiglio comunale.

Alla luce di queste criticità, il consigliere ha inviato copia della sua interrogazione al Collegio dei Revisori dei Conti, chiedendo una verifica sulla legittimità degli atti e sulla tutela dell’erario comunale.

Le dimissioni del direttore del Castello

Nel frattempo, si registra un altro sviluppo: il professor Salvatore Trupia ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Direttore del Castello, ruolo affidatogli dal sindaco pochi mesi fa. Le dimissioni, ufficialmente motivate da ragioni personali, non sembrano avere alcun collegamento diretto con la vicenda della biglietteria automatica.