Il Sindaco Dalacchi, ritenendo di avere appena fatto una scoperta sensazionale, si è affrettato a darne annuncio ai cittadini che versano in condizione economiche sociali disagiate: nell’anno 2026 ci sarà un bonus del 25 per cento sulla tassa dei rifiuti.
Dopo un anno di mala gestio (dove gli unici fatti sono stati l’aumento dell’indennità agli amministratori e l’aumento della TARI di oltre il trenta per cento), il sindaco ha dato una bella notizia sui social.
Ma se ne è accorto soltanto dopo otto mesi!
Il bonus per le famiglie disagiate è stato varato dal Governo Nazionale con un Decreto del Presidente del Consiglio del gennaio 2025.
Solo adesso però se ne è accorto il sindaco. E quasi quasi il merito del bonus vorrebbe intestarselo lui, fare trasparire che sia stato lui l’artefice, quanto nella realtà non è così.
Il Sindaco, come Ciàula, nella famosa novella di Pirandello, che scopre l’esistenza della luna uscendo dalla miniera sotto terra dove lavorava da anni, è tutto felice di avere scoperto la notizia, ma si trattava di una notizia già esistente e vecchia, che egli scopre a scoppio ritardato.
D’altra parte, egli non spiega ai cittadini da dove si prendono i soldi che per dare il bonus agli utenti disagiati con un ISEE inferiore a 9.530,00, se singoli, o alle famiglie con 4 figli con ISEE inferiore a 20.000,00 euro. Perché da qualche parte i soldi si devono prendere. Perché questi non possono gravare sul bilancio del Comune che si trova in dissesto finanziario. Perché il costo del servizio rifiuti deve -per legge- essere coperto interamente dalle entrate della TARI.
Il primo cittadino non spiega, dunque, ai cittadini che le risorse finanziarie occorrenti per pagare il bonus gravano sulla restante parte degli utenti domestici e non domestici (cioè su tutti gli altri cittadini).
Infatti, la deliberazione n.135/2025 dell’ARERA prevede l’obbligo da parte dei Comuni di aumentare le bollette TARI degli utenti in condizioni economiche non disagiate con un ulteriore prelievo.
Questo ulteriore prelievo o aumento va a finire nel conto gestito dalla cassa nazionale per i servizi energetici e ambientali, onde coprire la spesa occorrente per pagare il bonus del 25% della TARI spettante ai soggetti bisognosi.
Questa la verità sul bonus del 25% TARI per gli utenti in condizioni economiche disagiate.
Non è stata una trovata o una iniziativa dell’Amministrazione Dalacchi, ma è stata prevista da una norma nazionale, obbligatoria per tutti i Comuni italiani, che però saranno costretti a coprire la diminuzione del gettito TARI con un aumento a tutti gli altri cittadini e a tutti i titolari di attività economiche.
Signor Sindaco, quando si danno le notizie ai cittadini bisogna darle, senza nascondere nulla ai cittadini, complete!