Siglato il rinnovo 2022-2024 per la dirigenza medica e sanitaria. In arrivo aumenti medi di 491 euro mensili e arretrati fino a 13.480 euro.
Per 137mila dirigenti della sanità pubblica italiana – tra cui 120mila medici ospedalieri – arriva una buona notizia: è stato firmato il nuovo contratto medici ospedalieri per il triennio 2022-2024. L’intesa, siglata all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), prevede un aumento medio del 7,27% e rappresenta un passaggio fondamentale per il sistema sanitario nazionale.
Un rinnovo atteso che, oltre agli aumenti, sblocca anche arretrati significativi e apre la strada a una nuova stagione contrattuale.
Cosa prevede il nuovo contratto
Secondo quanto definito dall’accordo, le risorse messe a disposizione ammontano a 1,2 miliardi di euro. Questo si traduce, per i dirigenti medici e sanitari, in:
491 euro lordi in più al mese, su 13 mensilità
6.500 euro di arretrati medi, che possono arrivare fino a 13.480 euro lordi
Incrementi che vanno dai 322 euro per i dirigenti di base ai 530 euro per i direttori di unità operativa complessa dell’area chirurgica (Fonte Il Sole 24 Ore)
“Doveva essere una trattativa rapida e così è stato. Al quarto incontro presso l’Aran è stata firmata la pre-intesa per il rinnovo”, ha dichiarato Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed.
I pagamenti effettivi degli aumenti sono attesi tra due o tre mesi, al termine dell’iter di verifica e della firma definitiva.
Un’intesa che guarda al futuro
L’accordo è stato accolto positivamente dalla maggior parte delle organizzazioni sindacali. Il presidente dell’Aran Antonio Naddeo ha definito il clima della trattativa “positivo e costruttivo”, aggiungendo: “La firma in tempi record apre la strada per il rinnovo 2025-2027”.
Anche Pierino Di Silverio, segretario di Anaao Assomed, ha espresso soddisfazione:
“Sarebbe stato da irresponsabili non firmare questo contratto. Le risorse economiche erano già stanziate e abbiamo ritenuto prioritario distribuirle da subito ai colleghi”.
Secondo i firmatari, il contratto non si limita solo alla parte economica. Tra le novità più importanti:
Aumenti mirati per i professionisti più giovani
Maggiore flessibilità nelle carriere
Riconoscimento dell’anzianità anche nelle branche equipollenti
Bonus economici per chi lavora nei Pronto Soccorso
Tutela legale e assistenza psicologica per i sanitari vittime di aggressioni (Fonte ANSA).
Le voci critiche: non tutti sono d’accordo
Nonostante il largo consenso, Fp Cgil Medici e il sindacato Fassid hanno rifiutato di firmare l’accordo. Anzi, la Fp Cgil ha annunciato uno sciopero nazionale dei medici per il 12 dicembre, in concomitanza con lo sciopero generale contro la legge di bilancio.
Molto duro il commento del segretario nazionale Andrea Filippi: “Un contratto definanziato di 537 euro lordi medi mensili rispetto all’inflazione e nessun miglioramento normativo. Siamo sconcertati per la precipitazione di una sottoscrizione frettolosa utile solo alla propaganda del Governo”.
Una critica che mette in evidenza il divario tra gli aumenti promessi e la reale perdita di potere d’acquisto vissuta dai professionisti della sanità negli ultimi anni.
Un ponte verso il contratto 2025-2027
Il contratto 2022-2024 è considerato da molti un accordo ponte, soprattutto perché si è concentrato quasi esclusivamente sull’aspetto economico.
Come spiegano dal sindacato degli anestesisti e rianimatori Aaroi-Emac: “Il confronto si è concentrato in modo quasi esclusivo sul versante economico, rimandando alla prossima stagione 2025-2027 il lavoro sul piano normativo”.
Le stesse sigle firmatarie chiedono ora tempi rapidi per la firma definitiva, così da permettere alle Regioni di emanare l’atto di indirizzo per il rinnovo 2025-2027. L’obiettivo è affrontare da subito anche gli aspetti normativi, spesso trascurati, come l’orario di lavoro, il diritto al riposo, la tutela della salute psicofisica degli operatori e la valorizzazione dei ruoli.
Cosa cambia per medici e dirigenti sanitari
I benefici principali del nuovo contratto medici ospedalieri riguarderanno soprattutto:
Medici con incarichi di base, che riceveranno circa 322 euro lordi in più al mese
Direttori di unità complesse chirurgiche, per cui l’incremento arriverà a 530 euro lordi
Giovani professionisti, a cui è stata riconosciuta una quota proporzionalmente più alta di aumento
Operatori dei Pronto Soccorso, spesso in prima linea, che vedranno un riconoscimento economico specifico
Inoltre, il contratto interviene sul tema delle aggressioni al personale sanitario, introducendo tutela legale e psicologica in tutti i gradi di giudizio. Un segnale importante, considerando il crescente numero di episodi di violenza nelle strutture sanitarie.












