“E’ stato un successo straordinario e difficile da ipotizzare fino a qualche settimana fa, oggi possiamo celebrare il ritorno alla vita della comunità campobellese, potendo riprendere a lavorare per risollevare le sorti dei nostri concittadini”. Con queste significative parole, il sindaco di Campobello di Licata Michele Termini, ha annunciato la conclusione vittoriosa della grave crisi che aveva interessato l’Ente a causa di un “buco nero” venutosi a creare tra le norme del Patto di Stabilità. E così come teatrale era stata la protesta, culminata nell’affissione di un banner sul portone sbarrato del Comune, anche l’epilogo felice della battaglia del primo cittadino avrà i connotati del messaggio che fa eco. Si terrà Venerdì prossimo 19 Luglio alle 10:30, una storica conferenza stampa che prenderà le mosse proprio dall’ingresso del Palazzo di Città, dove Termini staccherà simbolicamente quel telo sul quale era riportato a chiare lettere il grido di allarme dei campobellesi, riassunto nella frase emblematica “Comune chiuso per decreto”. Adesso quel decreto ha smesso di fare paura, vista l’integrazione dell’emendamento sottoscritto dai senatori del Pdl Centaro, Fleres e Alicata, suggerito e spinto con ogni energia possibile dallo stesso sindaco Termini. L’emendamento “salva-Campobello” ha tirato fuori dal baratro, di fatto, anche gli altri 14 comuni italiani invischiati nel paradosso istituzionale presente in precedenza nelle norme del Patto di Stabilità. Oltre all’ex presidente della commissione antimafia Centaro, e al senatore Fleres, sarà presente sul tappeto di marmo decorato di fronte al Municipio, anche il vicepresidente della regione Michele Cimino, che aveva sostenuto la battaglia di Termini portando fino alle orecchie del ministro Tremonti il rantolo della piccola comunità agrigentina.