La Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Giovanni Castronovo, ha annullato l’applicazione del 41 bis, per il boss campobellese Giuseppe Falsone, il quale, però, rimane ristretto nel regime del carcere duro. Lo stesso era stato dichiarato inammissibile dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, secondo cui era stato presentato oltre il termine di venti giorni stabilito dalla legge. In realtà il calcolo doveva partire, a giudizio della difesa, non dalla data di notifica del provvedimento all’indagato, ma al difensore. E in ogni caso andavano considerati i termini della sospensione feriale che facevano slittare i conteggi. Ora dovrà decidere il Tribunale di Sorveglianza.