A volte ritornano. Quasi sempre per mettere in scena, nell’italico teatrino, la solita tragicommedia. Infischiandosene della crisi continua che sta massacrando i ceti più deboli, infischiandosene della soglia minima di buon senso e di decenza e persino dello stesso Angelino girgentino, costretto a fare ancora da semplice comparsa al capo, all’attore principale responsabile del disastro nazionale e del discredito internazionale. Sembrava una delle sue solite barzellette da osteria ed invece no, si ricandida a Presidente del Consiglio. Esatto, il signor Berlusconi ridiscende in campo, si dice sulle ali di un aquilone, dopo il totale fallimento dei suoi governi.
E si, nel nostro Bel Paese tutto è possibile, persino l’immaginabile: in altre parti di qualsivoglia Paese civile costui non avrebbe potuto occupare nemmeno lo scranno di un consiglio comunale di un piccolo paesino ed invece, per continuare a salvare i suoi affari, pretende di continuare ad essere il Presidente del Consiglio nel Parlamento italiano. Sa già che i suoi cortigiani, beneficiati e sdoganati non gli faranno opposizione, perché coraggio e dignità sono parole sconosciute nel partito padronale. Senza contare il pauroso tasso di creduloneria fra gli italiani.
Si, a volte ritornano, perché al limite non c’è mai fine…E poi, mal che vada, anche se perde, potrà sempre “ricattare” la politica per meglio potere conservare i privilegi e le posizioni dominanti. Comunque la si pensi, è davvero un ritorno assai grottesco da parte di chi è convinto che basti una nuova tinta ai capelli trapiantati e un bel po di denaro per fregare ancora tanta gente. Dimenticando che c’è una cosa che il denaro non può comprare: il tempo. Quello scorre sempre e comunque, non si ferma e fa scolorire ogni tinta…Anche quella degli Unti.

Salvatore Ferrara