Il “concorsone” per docenti si trasforma in un calvario: le graduatorie non sono pronte, migliaia di vincitori rischiano di saltare l’assunzione.

La denuncia è, nuovamente, dell’Anief, l’associazione che già due giorni fa aveva fatto i conti in tasca al Ministero dimostrando come i tagli avessero decimato le assunzioni lasciando a casa migliaia di vincitori di concorso. Ora denuncia come anche le assunzioni deliberate dal ministero per l’anno scolastico 2013/2014 rischiano di restare al palo.

Solo una minima parte delle commissioni ha rispettato i tempi. Per l’80% rimane appena una settimana, ma una su tre deve ancora terminare i colloqui.

La prima Regione a dichiarare forfait è il Lazio, mentre in altre sette regioni non è stata realizzata nemmeno una lista definitiva dei vincitori.

“Questo significa – si legge nella nota dell’Anief – che dove non si farà in tempo, gli Uffici scolastici saranno costretti ad utilizzare gli idonei del vecchio concorso, quello bandito 14 anni fa. E nel caso non ve ne fossero più, dalle graduatorie ad esaurimento dei precari. Così si allunga ulteriormente la lista dei vincitori di concorso che dovranno attendere almeno un anno, salvo ulteriori sorprese, per vedersi assegnare l’immissione in ruolo.

Mentre il Miur continua a tranquillizzare personale e sindacati, sostenendo che “il 73% dei concorsi regionali è andato a buon fine”, attraverso le proprie sedi provinciali l’Anief ha verificato che le cose non stanno così: la stima del Ministero può essere considerata solo una proiezione. Per di più ottimistica. Perché in realtà la grande maggioranza delle procedure concorsuali è ferma alle graduatorie provvisorie. Con il risultato che, ad oggi, le graduatorie definitive che serviranno alle immissioni in ruolo si attestano tra il 15 ed il 20%.

“I ritardi sono così evidenti – denuncia l’associazione – che alcuni Uffici scolastici regionali hanno messo le mani avanti, dichiarando la loro impossibilità ad utilizzare le graduatorie del concorso bandito nel 2012. Come il Lazio, che nelle ultime ore ha pubblicato la nota n. 22995, con cui ha comunicato che “non sarà possibile pubblicare alcuna graduatoria definitiva delle procedure concorsuali e che quindi le stesse, una volta definite, si presume nelle prossime settimane, “verranno utilizzate per l’immissione in ruolo che saranno effettuate per l’anno scolastico 2014/2015″.

Secondo uno studio effettuato dalla rivista specializzata Orizzonte Scuola solo il Friuli Venezia Giulia, la Valle d’Aosta e le province autonome di Bolzano e Trento hanno completato la pubblicazione dei nominativi dei vincitori della selezione.

Le situazioni più difficili riguardano il Lazio, che come già detto si è già tirato fuori dalla “volata” per il 31 agosto prossimo, Toscana, Sicilia, Abruzzo, Campania (che annovera una ventina di diversi insegnamenti e classi di concorso), Emilia Romagna, Umbria e Veneto: in queste regioni nessuna graduatoria è ancora definita. E in pochissimi giorni appare davvero difficile, per non dire impossibile, che centinaia di liste di vincitori possano essere terminate e messe a disposizione per le immissioni in ruolo.

Secondo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief e segretario organizzativo Confedir, “la gestione di questo concorso a cattedra diventa ogni giorno che passa sempre più caotica e difficile. Diventa sempre più impellente l’attivazione di una graduatoria di merito, all’interno della quale collocare tutti i docenti risultati idonei: una graduatoria che tutelerebbe i vincitori del concorso da eventuali sorprese, come la decadenza dell’assunzione, e che il nostro sindacato rivendicherà in tutte le sedi opportune attraverso ricorsi ad hoc”.