tribunle3Si è concluso, presso la sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, il processo nei confronti di un cittadino tunisino accusato di aver fornito false generalita’. Il giudice monocratico di Canicattì, Luca D’Addario, ha condannato a un mese di arresto e cento euro di ammenda,  S.A. 26 anni di nazionalità tunisina., l’uomo era accusato di aver dichiarato false generalità agli agenti della polizia che lo avevano fermato per un controllo.  I fatti si riferiscono al 2007. Durante un normale servizio di controllo i poliziotti del locale commissariato si erano soffermati  in uno dei luoghi di ritrovo degli extracomunitari. Gli agenti,  dopo aver preso le generalità dell’uomo si accorsero che dai dati emersi dalla banca dati della polizia, il nome fornito non risultava esistente. Da li scattarono ulteriori indagini che  portarono il giovane davanti al giudice.  I poliziotti infatti, dopo aver accertato che le generalità rilasciate erano  fasulle,  denunciarono l’uomo  e trasmisero gli atti  alle autorità competenti.  La difesa,  nelle sue conclusioni, ha cercato di far leva sull’ infondatezza dell’accusa  chiedendo al giudice l’assoluzione con formula piena. Il P.M. Manuela Saieva, aveva chiesto una condanna a due mesi di reclusione. Il giudice D’Addario, dopo aver valutato gli atti in camera di consiglio, ha emesso il dispositivo contenente la sentenza di condanna ad 1 mese di arresto più 100 euro di ammenda