Alla fine è andato tutto per il verso giusto, la comunità romena canicattinese si è dimostrata un grande esempio di civiltà partecipando, in maniera composta e con grande spirito goliardico, al tanto atteso concerto di Nicolae Guta. Il concerto ha visto la presenza di circa 600 persone, molto meno rispetto alle aspettative degli organizzatori e dello stesso Guta. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine che hanno assicurato lo svolgimento della manifestazione in assoluta sicurezza e tranquillità. Moltissimi i fan di Guta che, pur di fare una foto o ricevere una dedica dal loro idolo, hanno pagato fino a 50 euro. ” Sono molto contento di essermi esibito qui in Sicilia – ha commentato alla fine del concerto, Nicolae Guta – anche se mi aspettavo una presenza di pubblico superiore, l’allarmismo diffuso nei giorni scorsi ha fatto preoccupare molta gente che doveva arrivare da fuori città e , nel dubbio, ha preferito rinunciare al concerto. Penso che non sia giusto criminalizzare un intero popolo romeno a causa di qualche delinquente che non rappresenta affatto la nostra nazione. Anche in Romania succedono dei disordini causati da Italiani ma nessuno addita tutta la nazione come residenza di criminali, bisogna criticare il comportamento del singolo cittadino, romeno, italiano o di qualsiasi altra nazionalità, non bisogna criminalizzare un intero popolo”. Visto il successo della manifestazione, l’assessore allo Spettacolo e grandi eventi, Giuseppe Ferrante Bannera, non ha escluso che in futuro possano ripetersi simili iniziative. Un pizzico di delusione invece rimane agli organizzatori che avevano previsto la presenza di oltre 5000 persone. A limitare le prevendite ha contribuito l’allarmismo diffuso dal sacerdote ortodosso padre Julien che, in un’intervista precedente al concerto, aveva invitato la comunità romena a disertare il concerto per paura di possibili disordini. A seguito di questa dichiarazione era sorta un’accesa polemica che ha richiamato l’interesse dei media nazionali romeni che hanno approfondito l’argomento nei Tg nazionali.” Stiamo valutando la possibilità di denunciare padre Julien – commentano gli organizzatori – il principale artefice dell’allarmismo diffuso. Questo prete, a detta della stessa comunità romena presente in città, non rappresenta affatto il pensiero dei 4700 romeni presenti a Canicattì, non capisco a quale titolo ha fatto queste dichiarazioni in Tv, adesso ne pagherà le conseguenze”. .













