Voleva uccidere a coltellate il suo rivale in amore, accecato dalla gelosia, dopo una storia finita con la sua compagna. La mancata tragedia si è consumata a Delia, ma il protagonista della vicenda non è un siciliano dell’entroterra ferito nell’orgoglio, ma un giovane dell’Est come tanti altri che si sono trasferiti nella cittadina interculturale in provincia di Caltanissetta. Alla base del gesto squilibrato c’è dunque una donna, una romena di 32 anni che lascia Ionut Andrei Vatavu, 7 anni meno di lei, per un altro connazionale. Il romeno mollato non digerisce la scelta della sua ex e tenta di imporsi punendo il suo rivale. Questi, un 36enne, viene raggiunto nella sua abitazione al primo piano da Vatavu che come una furia sfonda la porta d’ingresso, urla come un indemoniato e, con un coltello a serramanico raggiunge di sopra l’altro romeno che viene colpito più volte. Quindici minuti dopo i carabinieri, giunti sul posto, troveranno una casa devastata. Sangue schizzato dappertutto, mobili sottosopra e l’aggredito riverso per terra ancora cosciente al punto da indicare il suo connazionale.
Il giovane verrà fermato a poca distanza da quell’appartamento tra le stradine di Delia ancora armato e con i vestiti intrisi di sangue. In un primo momento ha giustificato quelle macchie affermando che si era fatto male, ma poi, messo alle strette nella stazione dei carabinieri, confesserà il tentato omicidio. Vatavu è stato trasferito nel carcere Malaspina di Caltanissetta, mentre il romeno ferito si trova ricoverato nell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì.
I medici si sono riservati la prognosi, anche se lo straniero non è in pericolo di vita. Ferite ed escoriazioni gli sono state riscontrate sulla spalla destra e sotto la clavicola sinistra. I carabinieri, dopo i rilievi fotografici e descrittivi, su disposizione del pm Alessandro Anghemo hanno sottoposto a sequestro probatorio l’abitazione della vittima