vigili-fucoo-23Come è facile per chiunque appurare dai dati degli interventi degli incendi effettuati nei giorni scorsi e relativi alla tipologia citata in oggetto, la campagna di contrasto alla piaga degli incendi boschivi è già sostanzialmente iniziata, per i Vigili del Fuoco, da diversi giorni.

            Centinaia le chiamate alla linea di soccorso 115, stressanti e impegnativi sono in media gli interventi che vengono effettuati nell’arco di un regolare turno di 12 ore, sottoponendo le  squadre che operano in tutto l’Agrigentino ad un super lavoro tutto questo solo per fronteggiare l’emergenza incedi boschivi.


           A questi si devono aggiungere gli interventi di routine quali incidenti stradali, incendi abitazione, soccorso a persone, l’invio di personale ogni sette giorni nelle zone terremotate dell’Aquila dove tutt’ora stiamo operando ecc..

Il Co.Na.Po., Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco di Agrigento, deve rilevare e denunciare, con grande preoccupazione che i gravi incendi verificatisi negli ultimi anni sul territorio provinciale poco o nulla hanno insegnato circa le norme generali di comportamento e di vigilanza da attuare per contrastare detti incendi boschivi (Regione Sicilia. Legge Regionale 14 Aprile 2006 n.14)

In particolare si richiama l’attenzione dei vari Enti ( Servizio Demanio e Foreste Regione Sicilia,  Provincia di Agrigento, Sindaco Comune di Agrigento ,  tutti i Sindaci della Provincia di Agrigento, dipartimento della Regionale della Protezione civile, etc..) i quali ognuno per le proprie competenze, hanno l’obbligo di vigilare su quanto disposto dalle vigenti normative regionali affinché le prescrizioni, fondamentali sia in fase di prevenzione sia in fase di lotta attiva, siano rispettate

 Infatti:

 Chiunque, voltando semplicemente lo sguardo verso i bordi della strada che sta percorrendo, può facilmente constatare che gli Enti pubblici responsabili di queste avrebbero dovuto realizzare l’indispensabile opera di pulizia dei bordo strada, banchine, cunette e scarpate, mediante la rimozione di erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile creando, nel contempo, idonee fasce di protezione da sottoporre al trattamento sistematico con prodotti ritardanti della combustione e/o con diserbanti di natura eco-compatibile, hanno omesso tale fondamentale compito di prevenzione, diventando così corresponsabile per colpa degli incendi che per intensità e potere costituiscono un concreto pericolo per la pubblica incolumità.

 Chiunque, voltando semplicemente lo sguardo verso i terreni coltivati o diversamente coltivati, può facilmente constatare la mancata realizzazione da parte dei proprietari ed i conduttori, a qualsiasi titolo, della necessaria fascia protettiva per tutta l’estensione del fondo ed in particolar modo sulla fascia direttamente confinante con altre proprietà per una larghezza non inferiore a dieci metri e, comunque, tale da assicurare che il fuoco non si propaghi alle altre proprietà circostanti e/o confinanti.

 Chiunque, voltando semplicemente lo sguardo verso i terreni incolti, cespugliosi e con folta vegetazione spontanea, può facilmente costatare la mancata realizzazione da parte dei proprietari ed i conduttori, a qualsiasi titolo, della necessaria fascia protettiva per tutta l’estensione del fondo, in modo da evitare che un eventuale incendio, attraversando il fondo, possa propagarsi alle aree circostanti e/o confinanti il tutto con l’aggravante che molte di queste aree si trovano in vicinanze di centro urbano.

In considerazione di quanto esposto, questa O.S., al fine di contrastare gli innumerevoli incendi di incolti, cespugliosi e boschivi ritiene di richiamare l’attenzione di tutti gli Enti territoriali preposti per legge, a vigilare sulla stretta osservanza delle norme regionali in materia decretate, oltre che di tutte le leggi e regolamenti in materia di incendi nei boschi e nelle campagne perseguendo i trasgressori a termini di legge.