arcigay1Uno spiacevole episodio di omofobia si sarebbe verificato a Canicattì. Due giovani omosessuali sarebbero stati aggrediti all’uscita della scuola. Un episodio di discriminazione nei confronti di due ragazzi agrigentini che frequentano un istituto scolastico superiore sito alla periferia di Canicattì.
A raccontare l’accaduto sarebbero stati gli stessi giovani . L’episodio è stato denunciato dall’arcigay Sicilia e dal comitato agrigentino. Il presidente regionale dell’associazione Paolo Patanè insieme al presidente provinciale Agostino De Caro chiedono con forza che si attenzioni il fenomeno. Non è la prima volta che si verificano atti d’ intolleranza nella città dell’uva Italia. I giovani all’uscita di scuola sarebbero stati circondati da un gruppo di ragazzi a bordo di alcuni scooter che dopo averli offesi verbalmente, li avrebbero colpiti con schiaffi e pugni. Se quanto raccontato corrispondesse a verità vorrebbe dire che in città il clima culturale è ancora ostile verso le persone gay, lesbiche e trans, la gente continua a vedere il “diverso” attraverso il colore della pelle o dall’orientamento sessuale. I segnali sono di tutti i tipi e coinvolgono ampi settori della società. Sull’episodio si è subito interessato il sindaco Vincenzo Corbo che si è rivolto ai tutori dell’ordine ed all’Asl per verificare se quanto raccontato corrisponde a verità. Secondo alcune indiscrezioni al momento non ci sarebbe nessun referto medico e nessuna denuncia. A quanto pare, i ragazzi dovrebbero sporgere denuncia questa mattina. “Abbiamo bisogno più che mai di mettere in campo una vera offensiva ma abbiamo bisogno di un grande sostegno da parte di voi media e delle Istituzioni – ci racconta un giovane omosessuale che abbiamo intervistato – la maggior parte delle vittime di episodi di omofobia, dalle minacce alle aggressioni, non denuncia i fatti per paura che le conseguenze in famiglia, a scuola o sul posto di lavoro, possano peggiorare la propria situazione, specialmente quando non hanno dichiarato il proprio essere gay o lesbica, diventando così vittime dei propri aguzzini”. Scenario di questo tipo di razzismo particolarmente stupido, più stupido degli altri perché non muove da premesse ideologiche e che è fatto di offese gratuite a persone colpevoli solo di avere un orientamento sessuale diverso dalla massa, sarebbe stato un quartiere del centro storico di Canicattì. La sorgente di tale razzismo spesso è l’ignoranza, ma soprattutto la rozzezza dei sentimenti che si manifesta, anche attraverso l’insensibilità di chi non è capace di mettersi nei panni degli altri, di chi non è capace di intuire e prevedere i sentimenti altrui. Linguaggi crudi ma che ricorrono sprezzanti nella vita di tutti i giorni, tra bastonate e offese che feriscono come lame affilate la vittima di turno.