calcestruzzoSi è concluso, presso la sede distaccata di Canicattì del tribunale di Agrigento, il processo nei confronti di un imprenditore di Ravanusa che non ha ottemperato alla legge sulla sicurezza nei cantieri di lavoro. Il giudice onorario Vincenzo Ricotta, nell’aula penale del tribunale di via Livatino, ha letto il dispositivo contenente la sentenza di condanna per Pietro Merlo di Ravanusa, alla pena pecuniaria di 400 euro di ammenda. I fatti si riferiscono ad alcuni mesi addietro. L’uomo, titolare e responsabile di un cantiere edile allestito nel territorio canicattinese, avrebbe omesso di porre in atto le procedure per garantire la sicurezza sul lavoro degli operai. All’interno del cantiere, gli investigatori dell’ispettorato del Lavoro, trovarono delle carenze riguardanti le attrezzature idonee a garantire la sicurezza degli operai, in particolare sarebbero mancate le cinture di sicurezza che evitano rischi agli operai che lavorano sui ponti. L’imprenditore, vista la mancanza di documentazione idonea a spiegare tale carenza, venne denunciato alla competente procura della repubblica di Agrigento che, dopo aver raccolto il materiale inerente la vicenda, ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Il giudice Ricotta, ascoltate le testimonianze, si è ritirato in camera di consiglio dove ha stilato il dispositivo contenente la sentenza di condanna alla pena pecuniaria di 400 euro di ammenda.