La decisione assunta dalla VI Commissione Consiliare del comune di Agrigento di trasferire all’attenzione del Consiglio Comunale la problematica del trasporto pubblico in città è, certamente, un fatto di notevole rilievo e come tale và salutata positivamente.

Certamente al maturare di siffatta decisione hanno contribuito le prese di posizione di varie associazioni di Consumatori, del Sindacato Pensionati CGIL come anche alcuni opportuni interventi di qualche emittente televisiva.

E’ ora l’ora che il Consiglio Comunale faccia sentire alta la propria voce rispetto al tema della mobilità in città, un servizio che fa acqua da tutte le parti e che colpisce vaste fasce della popolazione agrigentina, prevalentemente povera o con difficoltà alla guida e l’assoggetta a gravi disagi e ad alti costi, ad esempio per chi vive con una pensione di 255 € se invalido civile o con 450 € per pensionati al minimo o con pensione di vecchiaia.

Viaggiare con un mezzo pubblico ad Agrigento è, infatti, non solo difficoltoso ma anche molto costoso perché Agrigento è una città stellare, con quartieri non facilmente raggiungibili se non utilizzando più di un bus e più biglietti con conseguenziali costi doppi e facendo diventare, così, un lusso il viaggiare con un mezzo pubblico.

Si determina in conseguenza una scarsa appetibilità anche da parte di chi volesse scegliere l’uso del mezzo pubblico, per cui è costretto ad usare il mezzo privato con tutte le conseguenze che ne derivano, anche, in termini di inquinamento e di appesantimento del traffico urbano.

Se a ciò si aggiunge l’inadeguatezza delle corse, delle tabelle orarie e delle pensiline di attesa, il quadro che ne esce fuori è veramente deprimente e fa a pugni, anche, con la tanta decantata vocazione turistica spesso e volentieri conclamata in tutti i ragionamenti riguardanti il futuro di Agrigento.

Ben venga, quindi, il dibattito attorno alla mobilità pubblica nella città di Agrigento, ma è bene che questa sia, finalmente, l’occasione, per il Consiglio Comunale, per volgere, autocriticamente, lo sguardo all’indietro e verificare, dati alla mano, che quasi niente si è speso in materia di trasporto pubblico negli anni passati e che, quindi, la prossima discussione ed approvazione del bilancio di previsione 2010 può rappresentare un’occasione utile, per incardinare un diverso rapporto tra TUA e Comune e, complessivamente, un nuovo e serio approccio al problema del trasporto pubblico in città con l’obiettivo di dare agli agrigentini ed ai turisti un servizio degno di una città a misura della propria platea sociale e dell’offerta turistica.