Alle prime luci della mattina odierna, militari della Compagnia dei Carabinieri di Agrigento e della Tenenza di Favara hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP in sede dr Stefano ZAMMUTO, nei confronti dei seguenti soggetti:

1. LAURICELLA LUCA Giacomo, detto “Jachinu Musulunu” nato a Favara il 29.07.1961, ivi residente in Via Dott. A. Valenti nr. 52


2. SALAMONE Filippo, detto “Remì”, nato ad Agrigento il 02.03.1971, ivi residente via Pio La Torre 26

3. INFANTINO Gianluca, detto “u catanisi”, nato ad Agrigento il 27.10.1986 e residente in Raffadali, Via Lo Mascolo nr.26

4. INFANTINO Giuseppe, nato Agrigento il 19.07.1981, ivi residente in via Oblati 39

5. LA BARBERA Castrenze, detto “Puffo”, nato ad Agrigento l’11.05.1966, ivi residente nella piazza Fontanelle nr. 29

6. RENATO Francesco, detto “Ciccio Biondo”, nato a Canicattì il 22.03.1955, residente Agrigento, c/da Cugno Vela nr. 3

7. MELI Calogero, nato ad Agrigento il 18.11.1965, ivi residente in via G. Poma

8. VELLA Calogero, detto “Tararà”, nato ad Agrigento il 6.02.1975, ivi residente nella via Oblati 39

9. MENDOLA Giovanni, nato ad Agrigento il 31.05.1981, residente a Favara in Via Spagna nr. 21

10. SALAMONE Eleonora, detta “Lola” nata a Favara il 03.06.1988, ivi residente in Via Bivona nr. 08

11. FUCA’ Mario, nato ad Agrigento il 22.11.1985, ivi residente in Via Cortile Lumia nr. 07

12. GIBILARO Eugenio, nato ad Agrigento il 07.06.1965, ivi residente in Via Balli I nr. 11

Nei confronti dei primi otto è stata disposta la custodia cautelare in carcere, nei confronti del nono e del decimo sono stati applicati gli arresti domiciliari, per l’undicesimo ed il dodicesimo è stato previsto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Questi i reati in contestazione:

LAURICELLA LUCA GIACOMO, MENDOLA GIOVANNI,

per il delitto p. e p. dall’art. 588 comma 2° c.p. perché partecipavano ad una violenta colluttazione, caratterizzata dallo scambio di schiaffi, calci, pugni, colpi di bastone, e che vedeva contrapposti, da una parte LAURICELLA LUCA Giacomo, LAURICELLA LUCA Calogero e MENDOLA Giovanni, muniti anche di un bastone, e dall’altra LIMBLICI Nicolò e LIMBLICI Gianfranco; rissa nella quale LIMBLICI Nicolò riportava lesioni personali consistite in “trauma cranico in regione parietale dx”.

In Favara, il 3.11.2007

MENDOLA GIOVANNI

per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv. c.p., 73 commi 1 e 1bis D.P.R. n. 309/1990 perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, trasportava, illecitamente deteneva e cedeva ripetutamente quantitativi imprecisati di sostanza stupefacente a Infantino Luca, Tuzzolino Carmelo e ad altri soggetti allo stato non identificati.

In Favara, a far data almeno dal mese di ottobre del 2007

LAURICELLA LUCA GIACOMO

per il delitto p. e p. dagli artt. 81, 56-629 ° c.p. perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in due occasioni, mediante minaccia consistita nel profferire all’indirizzo di LIMBLICI Nicolò la frase “Per stare qui bisogna pagare”, poneva in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere il LIMBLICI a consegnare lui una somma di denaro imprecisata, tentativo non riuscito per l’opposizione della persona offesa e comunque per cause indipendenti dalla sua volontà.

In Favara, in data antecedente e prossima al 3.11.2007

per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv. c.p., 73 commi 1 e 1bis D.P.R. n. 309/1990 perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, trasportava, illecitamente deteneva e cedeva ripetutamente, con frequenza quasi giornaliera, quantitativi imprecisati di sostanza stupefacente del tipo cocaina a Bauer Alexandra.

In Favara, Aragona e Porto Empedocle, a far data almeno dal mese di febbraio del 2008 e sino al mese di aprile del 2008

per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv. c.p., 73 commi 1 e 1bis D.P.R. n. 309/1990 perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, trasportava, illecitamente deteneva e cedeva ripetutamente, con frequenza quasi giornaliera, quantitativi imprecisati di sostanza stupefacente del tipo cocaina a Salamone Eleonora e Salamone Filippo, che successivamente la cedevano a Infantino Gianluca, a tale “Lillo” e ad altri soggetti allo stato non identificati.

In Favara, Aragona e Agrigento, a far data almeno dal mese di febbraio del 2008 e sino al mese di luglio del 2008

per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv. c.p., 73 commi 1 e 1bis D.P.R. n. 309/1990 perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, trasportava, illecitamente deteneva e cedeva ripetutamente, con frequenza quasi giornaliera, quantitativi imprecisati di sostanza stupefacente del tipo cocaina a Fradella Michelangelo.

In Favara, a far data almeno dal mese di marzo del 2008 e sino al mese di giugno del 2008

per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv. c.p., 73 commi 1 e 1bis D.P.R. n. 309/1990 perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, trasportava, illecitamente deteneva e cedeva ripetutamente quantitativi imprecisati di sostanza stupefacente del tipo cocaina a tale “Giuseppe” e ad altri soggetti allo stato non identificati.

In Favara, a far data almeno dal mese di aprile del 2008 e sino al mese di giugno del 2008

SALAMONE ELEONORA, SALAMONE FILIPPO

per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv. e 110 c.p., 73 commi 1 e 1bis D.P.R. n. 309/1990 perché, in concorso morale e materiale tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, acquistavano con frequenza quasi giornaliera da Lauricella Luca Giacomo, trasportavano, illecitamente detenevano e cedevano ripetutamente, quantitativi imprecisati di sostanza stupefacente del tipo cocaina a Infantino Gianluca, a tale “Lillo”, a tale “Mariello” e ad altri soggetti allo stato non identificati.

In Favara, Aragona e Agrigento, a far data almeno dal mese di febbraio del 2008 e sino al mese di luglio del 2008

SALAMONE FILIPPO, INFANTINO GIANLUCA, INFANTINO GIUSEPPE, LA BARBERA CASTRENZE, VELLA CALOGERO, RENATO FRANCESCO, MELI CALOGERO

per il delitto p. e p. dall’art. 416 c.p., per essersi associati tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, al fine di porre in essere più delitti di diversa specie contro il patrimonio, segnatamente rapine e furti in danno di commercianti, edifici pubblici e privati cittadini, mettendo in atto, in tempi successivi, numerosi fatti illeciti di tale tipo; in particolare, tutti consapevolmente e stabilmente dando contributo materiale e morale alla consumazione dei reati fine, mediante predisposizione dei mezzi, ripartizione e all’occorrenza, interscambio di ruoli, beneficiando dei proventi economici dell’attività illecita mediante l’uso o la successiva rivendita dei beni acquisiti mediante le plurime condotte illecite poste in essere e meglio descritte nei capi di imputazione che seguono.

In Agrigento e altrove, da epoca imprecisata e sino al mese di aprile del 2008

SALAMONE FILIPPO, LA BARBERA CASTRENZE, VELLA CALOGERO

per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 628 commi 1° e 3° n. 1, 61 n. 5 c.p., perché, in concorso morale e materiale tra loro e nell’ambito dell’associazione di cui al capo 20), nel numero di tre e quindi in più persone riunite, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, mediante violenza consistita nell’avere, il Salamone Filippo immobilizzato Reina Vincenzo tenendolo fermo per le spalle, il Vella Calogero frugato nelle tasche dei pantaloni della vittima così immobilizzata, il La Barbera Castrenze svolto la funzione di “palo”, si impossessavano della somma di circa 500,00 euro che sottraevano al predetto Reina Vincenzo.

Con le aggravanti di aver commesso il fatto in più persone riunite e approfittando di circostanze di persona tali da ostacolare la privata difesa.

In Agrigento, il 20.10.2007

LA BARBERA CASTRENZE, RENATO FRANCESCO

per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 56 e 628 commi 1° e 3° n. 1, 61 n. 5 c.p., perché, in concorso morale e materiale tra loro e nell’ambito dell’associazione di cui al capo 20), nel numero di due persone e quindi in più persone riunite, con il volto travisato da un passamontagna, dopo aver bloccato l’autovettura Fiat 127 su cui viaggiava Inguanta Calogero, compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a sottrarre al predetto Inguanta il denaro che egli aveva con sé, non riuscendo nell’intento per la pronta reazione della persona offesa che riusciva a mettere in moto l’autovettura e a ripartire.

Con le aggravanti di aver commesso il fatto in più persone riunite, con il volto travisato da un passamontagna e approfittando di circostanze di persona tali da ostacolare la privata difesa.

In Agrigento, il 14.4.2008

LA BARBERA CASTRENZE, RENATO FRANCESCO, MELI CALOGERO

per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 624 e 625 n.2 c.p., perché, in concorso morale e materiale tra loro e nell’ambito dell’associazione di cui al capo 20), al fine di trarne profitto, dopo avere forzato la saracinesca della macelleria di Infantino Tommaso, vi si introducevano all’interno e sottraevano denaro contante per circa 170,00 euro, due cosce di carne di maiale e carne sfusa, con corrispondente danno per Infantino Tommaso.

Con l’aggravante di avere commesso il fatto con violenza sulle cose.

In Agrigento, nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2008

SALAMONE FILIPPO, INFANTINO GIANLUCA

per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 624 bis e 625 n. 2 c.p., perché, in concorso morale e materiale tra loro e nell’ambito dell’associazione di cui al capo 20), al fine di trarne profitto, dopo avere forzato una finestra, si introducevano negli uffici dell’agenzia assicurativa Fondiaria SAI di Agrigento, asportato la somma in contanti di euro 388,00 circa, alcuni telefoni cellulari con relative schede telefoniche, due personal computer portatili, con correlativo danno per la Fondiaria SAI pari a circa 3.000 euro.

Con l’aggravante di aver usato violenza sulle cose.

In Agrigento, l’11.4.2008

INFANTINO GIANLUCA, DI FEDE SALVATORE

per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 624 e 625 n. 2 c.p., perché, al fine di trarne profitto, in concorso morale e materiale tra loro (e con Salamone Filippo e Infantino Gianluca per i quali si è proceduto separatamente) e nell’ambito dell’associazione di cui al capo 20), Infantino Giuseppe come esecutore materiale e Di Fede Salvatore in qualità di committente del delitto, dopo avere forzato il cancello di ingresso dell’immobile di proprietà di Cajella Raimondo, vi si introducevano all’interno ed asportavano un tavolo, un lampadario e altri oggetti antichi.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto con violenza sulle cose.

In Agrigento, il 30.4.2008

SALAMONE FILIPPO

per il delitto p. e p. dagli artt. 624 e 625 n. 2 c.p,. perché, al fine di trarne profitto, con violenza sulle cose, consistita nel forzare la porta del magazzino adibito a deposito di pesce di proprietà di Vaianella Giuseppe, dopo essersi introdotto all’interno dell’immobile, sottraeva gamberoni congelati per un valore approssimativo di circa 500,00 euro, con corrispondente danno per Vaianella Giuseppe.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto con violenza sulle cose.

In Agrigento, il 24.4.2008

INFANTINO GIANLUCA

per il delitto p. e p. dagli artt. 56, 110, 624 e 625 n. 2 c.p., perché, al fine di trarne profitto, in concorso morale e materiale con Vella Calogero e Infantino Giuseppe per i quali si è proceduto separatamente e nell’ambito dell’associazione di cui al capo 20), compiva atti idonei diretti in modo non equivoco ad introdursi, dopo averne forzato la porta di ingresso, all’interno degli uffici dell’agenzia ACI di Agrigento per ivi impossessarsi di computer, denaro e altre cose mobili, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla loro volontà consistite nell’intervento delle Forze dell’Ordine.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto con violenza sulle cose.

in Agrigento, il 29.1.2008

SALAMONE FILIPPO, INFANTINO GIANLUCA

per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 624 e 625 n. 2 c.p., perché, in concorso morale e materiale tra loro e nell’ambito dell’associazione di cui al capo 20), al fine di trarne profitto, dopo averne forzato la porta di ingresso, si introducevano all’interno di un negozio sito in via Gioeni e si impossessavano di monete per un valore di 70,00 euro.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto con violenza sulle cose.

In Agrigento, il 24.4.2008

SALAMONE ELEONORA, FUCA’ MARIO, GIBILARO EUGENIO

per il delitto p. e p. dagli artt. 110 e 455 c.p., in relazione all’art. 453 c.p., perché, in concorso morale e materiale tra loro, illecitamente detenevano al fine di metterle in circolazione banconote contraffatte del tipo euro, aventi corso legale, in vario taglio.

In Favara e Agrigento, sino al mese di aprile del 2008

Con la recidiva reiterata per LA BARBERA Castrenze

Con la recidiva infraquinquennale per VETRO Salvatore, TUZZOLINO Alessandro

Con la recidiva specifica e infraquinquennale per D’ALESSANDRO Giuseppe Rosario, FUCA’ Mario

Con la recidiva specifica e reiterata per LAURICELLA LUCA Giacomo, VELLA Calogero, RENATO Francesco, MARCHESE Lorenzo

Con la recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale per PANDETTA Giuseppe, GIBILARO Eugenio, MELI Calogero, INFANTINO Giuseppe, INFANTINO Gianluca, SALAMONE Filippo, FANARA Francesco

L’indagine, denominata “ I soliti ignoti ”, condotta su delega della Procura della Repubblica – sostituto procuratore dr Luca SCIARRETTA, del dipartimento delitti contro le estorsioni l’usura ed il patrimonio, coordinato dal Procuratore Aggiunto dr Ignazio FONZO – dai militari dell’Arma dei Carabinieri, ha evidenziato gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti sopra indicati per i reati di detenzione illegale e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, nonché per una serie di altri delitti, ivi compresa un’ipotesi di associazione per delinquere semplice, commessi nel 2008, all’interno dei Comuni di Agrigento,Aragona e Favara.

La misura cautelare, in particolare, è fondata sugli elementi di prova emersi a seguito di una lunga e complessa attività investigativa svolta, a partire dalla fine dell’anno 2007 e ancora in corso, dai Carabinieri della Tenenza di Favara e dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Agrigento, concernente:

a) per un verso, una associazione per delinquere operante nel territorio del comune di Favara e finalizzata alla commissione di numerosi reati contro il patrimonio, in particolare truffe consumate ai danni di alcuni commercianti di prodotti e attrezzature per l’agricoltura;

b) per altro verso, illecite attività di traffico e commercio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” poste in essere autonomamente da alcuni indagati principalmente nel territorio dei comuni di Favara e di Agrigento;

c) per altro verso ancora, una associazione per delinquere operante nel territorio del comune di Agrigento e finalizzata alla commissione di numerosi reati contro il patrimonio, in particolare rapine e furti consumati ai danni di alcuni commercianti e privati cittadini.

Le fonti di prova sono consistenti, e comprendono:

-dichiarazioni di persone informate sui fatti, tra le quali le numerose persone offese dei reati contro il patrimonio commessi nell’ambito delle due associazioni per delinquere;

-risultati delle attività tecniche di intercettazione telefonica e c.d. ambientale su numerose utenze e autovetture in uso ad alcuni degli indagati;

-risultati dell’acquisizione dei tabulati relativi ai traffici telefonici di alcune utenze emerse nel corso delle indagini;

-alcuni sequestri di stupefacente eseguiti, a riscontro degli elementi di prova emersi nel corso delle operazioni tecniche di ascolto, sia presso alcuni degli indagati sia nei confronti di alcuni assuntori “clienti” degli stessi.

Il GIP, pertanto, valutando positivamente quanto prospettato dalla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo dr Renato DI NATALE, ha accolto la richiesta disponendo la misura cautelare, per la cui esecuzione è stata delegata la Forza di Polizia che ha eseguito le indagini disposte dall’Ufficio del Pubblico Ministero.

Le indagini di Polizia, come detto, svolte su direttive della Procura della Repubblica, sono state effettuate, e tuttora proseguono nell’ambito del Comando Provinciale dei Carabinieri retto dal Colonnello Mario Di IULIO, dalla Compagnia dei Carabinieri di Agrigento alle dipendenze del Cap. Giuseppe ASTI e della Tenenza di Favara comandata dal Ten. Gabriele TRELEANI.

I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà nei locali della Procura della Repubblica oggi alle ore 10.

Agrigento 27 1 2011