Successo al Vinitaly per Anteprima DOP, un progetto studiato dalla Fondazione Qualivita per il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per consentire una conoscenza diretta dei prodotti che nei prossimi mesi saranno commercializzati con un marchio di tutela DOP, IGP o STG.
“Ottima la scelta del Vinitaly come primo appuntamento con Anteprima DOP – commenta Mauro Rosati segretario generale della Fondazione Qualivita -, perché c’è la necessità di fare sistema fra due mondi fino ad oggi separati, quello dell’agroalimentare e quello del vino. Due settori che devono iniziare a individuare e progettare linee comuni nella promozione e nella commercializzazione, soprattutto in considerazione del fatto che dal 2010 anche il settore dei vini è entrato nel sistema comunitario delle DOP-IGP”.
“L’Italia ha quasi un quarto dei prodotti europei registrati – commenta Adriano Rasi Caldogno, Capo Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale della qualità del Ministero delle politiche agricole -, e con queste sei nuove eccellenze registrate dal primo di gennaio ha arricchito il suo paniere di qualità. Il Ministero è molto impegnato su questo fronte, ma è determinante anche il lavoro di tutte le organizzazioni che si sono impegnate per il riconoscimento comunitario”.
Roberto Varese dirigente SAQ 7 qualità certificata e indicazioni geografiche del Mipaaf, ha consegnato un riconoscimento ai 6 organismi che si sono impegnati per l’ottenimento di queste registrazioni. Premiati Fabio Morchella, Presidente del Consorzio Limone di Siracusa IGP ; Giuseppe Pasciuta , Presidente del Consorzio Arancia Ribera DOP; Andrea Valdes , Presidente del Consorzio del Carciofo Spinoso di Sardegna DOP ; Giuseppe Caruso, Presidente del Consorzio Piacentinu Ennese DOP; Luigi Franzese, Comitato promotore della DOP Fagioli Bianchi di Rotonda; Carlo Mistron Apidolomiti Servizi – Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP.
“Quello dell’agroalimentare di qualità è un settore in costante evoluzione – conclude Rosati -. La distribuzione è sempre più interessata a inserire nelle proprie linee i prodotti di qualità, e la presenza oggi di numerosi responsabili acquisti di grandi catene, sottolinea questa tendenza. Oggi il consumatore comincia ad associare ai loghi DOP e IGP il concetto di garanzia, affidabilità e origine sicura e certificata dei prodotti, grazie ai severi controlli cui sono sottoposti. Quello che inizialmente sembrava nato come un settore di nicchia oggi, attraverso la distribuzione moderna, sta diventando un settore importante per l’agroalimentare italiano”.