Sarebbe morto per un violento trauma cranico, Francesco Lauricella, 46 anni, di Palma di Montechiaro, rinvenuto cadavere in fondo ad un dirupo di contrada Vincinzina, nei pressi di Marina di Palma. Tuttavia sarà l’autopsia, disposta dal magistrato per lunedì mattina, a chiarire le reali cause del decesso. Una tragedia su cui la procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo. Sulla scrivania del magistrato inquirente ci sono i risultati dei sopralluoghi e dei rilievi svolti dalla polizia Scientifica e dagli agenti del Commissariato di Palma di Montechiaro. Il luogo dove il palmese ha perso la vita è stato setacciato alla ricerca di indizi utili a ricostruire i fatti, senza scartare alcuna possibilità: incidente, malore o suicidio. Escluso, invece, l’omicidio. Il ritrovamento del cadavere aveva fatto pensare per un attimo a una dinamica diversa, ma tutti i rilievi eseguiti lasciano ipotizzare che si sia trattato di un terribile incidente: Lauricella alla guida del suo piccolo fuoristrada Suzuki Samurai, è precipitato forse per una disattenzione o per la strada piena di fango. Interrogativi aperti a cui dovranno dare risposta le indagini. Si parte dall’esame autoptico che consentirà di stabilire le reali cause della morte. Sempre lunedì il gruppo elicotteristi dei vigili del fuoco di Catania, effettuerà il recupero dal fuoristrada. Il palmese nelle prime ore del mattino di giovedì si era messo alla guida del mezzo, seguito dal figlio che viaggiava alla guida della propria auto, quando improvvisamente Francesco Lauricella è scomparso.