Il neo-sistema delle esenzioni, entrato in vigore sabato 21 gennaio, sta avendo ripercussioni negative non solo per medici di base e farmaci costretti a fare i conti con elenchi piu o meno aggiornati in linea con le nuove disposizioni ma anche e forse soprattutto per gli utenti che si trovano a fare i conti con una situazione di grande incertezza sul loro status da esenti o meno. Il nuovo sistema,voluto dall’Assessore regionale alla Salute Massimo Russo, basato sulla dichiarazione dei redditi ha gettato nel caos anche gli uffici delle aziende sanitarie, presi d’assalto dai pazienti che reclamano il certificato di esenzione. Come ad esempio sta accadendo in questi giorni presso il poliambulatorio di Via Micca a Canicatti. Gli uffici preposti a dare informazioni riguardanti il nuovo sistema di esenzione sono visitato quotidianamente da decine e decine di utenti, anziani e non solo alla ricerca di delucidazioni . Attese e code interminabili si presentano sin dalle primissime ore del mattino con elenchi interminabili che non riescono ad esaurirsi nel corso dell’orario di lavoro dei sanitari in servizio. Tra la gente c’e molta confusione e molta rabbia mentre i responsabili del poliambulatorio, anche loro travolti e colti impreparati da queste novità, invitano gli utenti per evitare lunghe attese a volte anche infruttuose di rivolgersi preliminarmente ai diversi Caf della città dove richiedere gratuitamente la certificazione dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
Anche la Uil pensionati di Agrigento interviene sulle nuove regole per le esenzioni dal ticket. La legge regionale che sostituisce il vecchio calcolo ISEE ai fini dell’esenzione dalla quota di partecipazione alla spesa sanitaria , a detta della Uil, “crea numerosi disagi in funzione ai criteri di calcolo per l’individuazione delle categorie beneficiarie. Infatti la nuova normativa- continua il segretario provinciale Uil Pensionati, Giovanni Miceli- individua come beneficiari dell’esenzione alla compartecipazione alla spesa sanitaria alcune categorie, che si differenziano per codici di appartenenza. L’identificazione delle categorie di appartenenza, potrebbe sembrare molto semplice ma in realtà non è così, infatti per ogni categoria di appartenenza si possono verificare diverse variabili. Grandi difficoltà derivano anche nel considerare la situazione reddituale richiesta per l’anno 2011, dove l’assenza dei modelli Cud, per l’anno in questione, non permette la corretta indicazione degli importi da inserire e la conseguente individuazione della categoria di appartenenza del nucleo familiare fiscale e/o del singolo componente.
Sembra quasi del tutto inutile affermare che tali situazioni stanno provocando notevoli difficoltà non solo ai cittadini e ai pensionati della nostra provincia ma anche ai medici di base e degli ambulatori comunali, che trovano alquanto difficile individuare gli aventi diritto attraverso il sistema informatico ( SOGEI ) al momento poco funzionale. Ancora una volta il governo regionale, con solerzia alquanto sospetta, ha recepito una normativa nazionale, che di fatto ha precluso il diritto a curarsi a miglia di cittadini indigenti”. La Uil Pensionati ha già chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alla sanità al fine di rivedere e fissare nuovi e più equi parametri.