Il capogruppo del Pdl, Salvatore Pennica, a proposito della sfilata del Presidente del Consiglio Comunale di Ravanusa, Totò Grifasi, con la fascia tricolore da primo cittadino, in occasione della marcia antimafia di Palma di Montechiaro, scrive una nota al Sindaco, agli assessori e a tutti i consiglieri comunali.

Ecco il testo della nota:


A proposito della conosciutìssìma e diffusissima epidemia che purtroppo colpisce ampi strati di chi si occupa di politica,  la cosiddetta “arroganza de! potere”, mi è d’obbligo, sig Sindaco, esprimere il mio pubblico rammarico e il mio totale disappunto in merito alle immagini poste a corredo di un articolo giornalistico, apparse in un sito di cronache locali, nel quale si descriveva la manifestazione della “Marcia Antimafia” svoltasi a Palma dì Montechiaro in data 4 Febbraio u.s. Ma fatta salva la meritevole iniziativa (anch’essa non pubblicizzata da parte della Amm.ne Comun.le non invitando neanche i Consiglieri Comunali),mi ha molto colpito una delle tante foto nella quale si ritraeva il nostro Presidente del Consìglio ins. Salvatore Grìfasi, con la fascia di “primo cittadino” anche lui al seguito dì detta manifestazione lungo le vie di Palma. Orbene sig. Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri, mi chiedo dove siamo arrivati? È mai possibile, sig. Sindaco, che lei abbia già abdicato alla sua carica politico-istituzionale, per consegnarla nelle mani del Presidente del Consiglio Comunale? Mi potrà sempre dire, a mo’ dì giustificazione, che Lei lo ha delegato a partecipare a tale manifestazione, ma io le rispondo a priori che non è possibile, perché queste deleghe sono riconosciute esclusivamente al Vice-Sindaco o agli assessori; non gli bastava al Sig. Presidente indossare la “sua Fascia” o quella gli stava stretta, signori assessori mi rivolgo a voi tutti: non vi siete ancora stancati ad essere così perennemente sottovalutati?
Capisco perfettamente che il Presidente abbia tutta l’urgenza di anticipare i tempi, però voglio ricordargli che le nuove elezioni comunali si terranno nella primavera del 2013,e che, solo allora, in mezzo a tanta altra gente, Lui sarà “l’unico” in grado di rivestire tale carica. Resta però, e si può condire con tutte le salse, un chiaro e sintomatico segno epidemico di “ARROGANZA DEL POTERE” che mette ancora una volta alla berlina la “mediocre” classe politica che oggi amministra tutti gli italiani a qualsiasi livello. Vi chiedo signori in indirizzo, un formale atto di censura nei confronti del Presidente del Consiglio, per fargli capire, una volta e per tutte, che il palazzo municipale non è casa sua, è un bistrattato palazzo che pur tuttavia ha delle regole ben precise che sono da rispettare e che non possono in nessun modo essere modificate. Badi bene , sig. Presidente a mettere da parte tutta questa “arroganza” se sono rose fioriranno, svolga, una volta tanto,le mansioni cui Lei è preposto, solleciti I’ Amministrazione Comunale a che si riparino le strade oramai ridotte a piscine naturali con buche di ogni specie e dimensioni, si occupi di mettersi in sinergia con tutto il Consiglio Comunale per controllare il disastrato bilancio del nostro Ente e la deriva burocratico-amministrativa nella quale ci avete cacciato. Non sono le fasce tricolori che fanno l’uomo, bensì l’impegno che ognuno di noi può e deve mettere nel dare una mano a poter fare uscire il nostro paese dal caos dall’inefficienza e dalla totale mancanza di risultati che avete prodotto fino ad ora.
Totò Pennica