“Perché questo esiziale ritardo nella messa a regime del Registro Tumori, e per colpa di chi?” Lo chiede, all’assessore regionale alla Sanità, il deputato del Pdl Roberto Corona, ricordando in una interrogazione depositata oggi all’Ars, assieme all’indispensabilità di tale strumento sanitario gli obblighi di legge per i quali la Regione è tenuta a istituirlo e a farlo funzionare a pieno regime.
Del resto, è la stessa Regione che, in linea teorica con i dettami europei, nella sua legge di riforma, la n.5 del 14 aprile 2009, fra l’altro stabilisce l’organizzazione della rete regionale del Registro Tumori, a sua volta collegata alla Iacr, associazione riconosciuta dall’Oms.
“Particolarmente importante – sottolinea Corona – è l’istituzione in zone conclamatamente a rischio, quali per esempio quella del Mela o della fascia che va da Gela ad Augusta e Priolo. Ebbene, non tutte le zone a rischio dell’Isola sono sufficientemente coperte dal servizio che non è quindi ancora arrivato a regime, eppure si tratta di un dispositivo fondamentale per il monitoraggio della salute della popolazione regionale, dunque per la lotta attiva al cancro”.
Ma, allo stato delle cose, l’istituzione del servizio è appena abbozzata e Roberto Corona chiede dunque, a fronte di spese regionali delle quali vuol conosce l’importo, “quali sono i report periodici sulla situazione trasmesse dalle aree interdipartimentali preposte alla vigilanza e controllo all’assessorato alla Salute; quali provvedimenti ha già adottato o intende urgentemente prendere l’assessore, per dare concretezza all’attivazione reale del Registro noncé come e quando verrà attivato il Registro Tumori Integrato”.